Municipio VII: La festa dell’ Aquae Septimae, acque di Roma

Ormai è una tradizione: con le prime brezze autunnali e gli ultimi refoli di tarda estate, su quei consistenti lembi di campagna romana e di antiche vestigia che sono i parchi dell’Appia Antica e degli Acquedotti, tornano i due weekend all’insegna dell’acqua. Patrimonio di Roma tutta, l’acqua, ma qui segno forte, caratterizzante il territorio: l’acqua delle vie romane dell’acqua, in arrivo dai monti vicini e meno vicini lungo chilometri di condotte dalla pendenza magistralmente calcolata; l’acqua sorgiva dei tufi vulcanici locali, meno fredda delle dure acque appenniniche ma viva di lieve effervescenza (quella del Ninfeo di Egeria, ad esempio); e l’acqua dei torrenti a portata stabile come l’Almone e delle molte marrane che solcano prati e macchie.

La festa si snoda dunque nei due ultimi weekend di settembre: venerdì 20-sabato 21-domenica 22 e venerdì 27-sabato 28-domenica 29. Con il suo bel titolo, Aquae Septimae, ideato dall’assessora municipale Elena De Santis (Cultura-Scuola-Sport), insegnante di lettere classiche, per assonanza con Aquae Sextiae (l’odierna Aix-en-Provence) dove Gaio Mario sconfisse i Germani nel 102 avanti Cristo. I luoghi sono tra i più emblematici di questa porzione di Municipio: Torre del Fiscale (o Tor Fiscale, come si preferisce dire a Roma) nel Parco dell’Appia Antica e il Parco degli Acquedotti.

La ricetta è quella, collaudata, delle altre edizioni: conferenze, concerti, incontri con autori, visite guidate ai resti archeologici, mostre d’arte sul tema, sport (con corsi sul movimento e l’allenamento en plein air), ovviamente giochi per bambini e anche delizie per il palato. Come le specialità culinarie dell’antica Roma, filologicamente riprodotte. E come il “gelato velato” senza glutine e senza lattosio (forse al posto del latte c’è l’acqua minerale delle sorgenti locali? Chi andrà saprà). In tutto sei giorni “per fare dell’autunno una primavera”, dicono al Municipio, e per godersi in pieno relax queste propaggini di Agro Romano che mandavano in visibilio Goethe e Gregorovius.

Locandina