Municipio VII e la Carta d’Identità elettronica: un girone Dantesco

municipioVII

Roma, Appio Latino, Settembre 2018 , Terrore negli occhi,  bisogna rinnovare la Carta d’identità cartacea di mia figlia e passare a quella elettronica. Sono trascorsi solamente 5 anni ma ricordo la felicità di quella mattinata  alla sede del Municipio VII in via Fortifiocca quando attesi solamente una mezz’oretta e incredulo uscii dagli Uffici fiero e orgoglioso esibendo quel pezzetto di carta come un trofeo. Il mio primo pensiero è stato: se 5 anni fa me la sbrigai con una mezz’ora, oggi, con gli sportelli informatizzati, con la richiesta di appuntamento on line sarà una passeggiata. Quando faccio la spesa on line alla Coop consegnano dopo un paio d’ore. Mai profezia fu più errata e fui smentito da subito. Infatti dal 1° luglio 2018 è attivo solamente il sistema di prenotazione AgendaCIE, niente di più facile, mi collego dal pc, inserisco le credenziali di mia figlia e cerco una data utile. Municipio VII via Fortifiocca, prima data utile Marzo 2019 esattamente 7 mesi dopo. Be’ passiamo alla sede di Cinecittà, prima data utile 7 gennaio 2019 ore 10:30, presa,  appena  4 mesi dopo, un successone! (E’ possibile recarsi anche presso un altro Municipio ma i tempi sono praticamente gli stessi). E cosi arriviamo al 7 Gennaio giorno dell’appuntamento. Sono arrivato puntuale e ho trovato tre sportelli attivi dedicati alle carte d’identità e altre 5 persone che avevano l’appuntamento allo stesso mio orario. Mmmm…c’e’ qualcosa che non quadra. Se la matematica non è un’opinione, 3 sportelli per 5 appuntamenti contemporanei, il dubbio che l’orario previsto non fosse rispettato si insinua prepotentemente nella mia testa. Inoltre sorge un’ ulteriore discrepanza nella complessa macchina burocratica: infatti una volta arrivati all’anagrafe, bisogna prendere il bigliettino del gestore delle code per ottenere l’assegnazione allo sportello: ma se un prenotato del giorno, si presenta in anticipo o anche in ritardo, semplicemente si inserisce nella coda gestita dal “numeretto”. Cosi ci si ritrova in coda a chi si era prenotato con un orario successivo al proprio. Mi assegnano il numero 56 , ci sono 30 numeri davanti a me, appuntamento alle ore 10:30, chiamata allo sportello ore 12:20 , due ore dopo l’orario prefissato.  Allo sportello bisogna farsi il segno della croce affinchè vada tutto bene. Consegno la chiavetta Usb per la foto. “E no signore, me deve da quella cartacea” – “Mi scusi ma ho letto sul sito che era accettata?” – “No guardi, lasci perde quello che c’e’ scritto su Internet, me deve da quella cartacea”. Previdente avevo anche la foto cartacea, per cui dopo aver firmato un po’ di scartoffie finisco. Bene ho fatto tutto, posso ritirarla? Assolutamente no. L’attesa media per ottenere il proprio documento d’identità a casa è di circa 5-6 giorni lavorativi e la carta verrà spedita via raccomandata o ritirata presso il Municipio. Chiaramente se il postino non troverà nessuno in casa bisogna andare a ritirarla presso gli uffici postali determinando ulteriori disagi e lentezze.

Vi do qualche suggerimento utile per evitare di essere mandati via e ricominciare tutta la trafila.

 La fotografia: portatevi la foto cartacea anche sue è concesso andare con una immagine digitale jpg su chiavetta Usb. Spesso gli impiegati allo sportello fanno storie perchè non sanno gestire una foto digitale! E questo è un altro piccolo bastone fra le ruote che viene messo al cittadino sulla strada della cittadinanza digitale, dato che la foto cartacea poi viene scannerizzata e riprodotta digitalmente sul documento: anche per una migliore riconoscibilità del volto sarebbe molto meglio procedere con una buona foto direttamente in digitale senza mai passare per la carta. Sulla carta infatti la qualità della foto è pessima.

Pagamento: non si può più pagare in contanti quindi portarsi bancomat o carta di credito. Al contrario del documento cartaceo la cui emissione era istantanea e costava 5 euro, per ottenere la CIE, tra costi propri e spese di segreteria, si spendono 22,21 euro

Documenti: ricordarsi sempre di portare la vecchia carta d’identità e inoltre la tessera sanitaria.

Quindi mettetevi l’anima in pace e armatevi di tanta pazienza: la strada per normalizzare l’emissione della CIE è ancora lunga e complessa.

                                                                                                                            Alessandro C.