Mercato comunale “Metronio”: il progetto di Cittadinanzattiva

Mercato_MetronioL’onlus “Cittadinanzattiva”, con sede in via Cereate 8 a Roma, ha presentato tempo fa un bel progetto per la riqualificazione del Mercato comunale “Metronio” di via Magna Grecia a Roma, che purtroppo versa in condizioni degradate.

Che intenzioni hanno i nuovi organi amministrativi a Cinquestelle di fronte a questo meritorio progetto?

Di seguito riportiamo il testo di “Cittadinanzattiva”, come riportato anche dal sito Disponibile.org, che si occupa del riuso degli spazi abbandonati in un’ottica di economia circolare.

 

 

Il contesto

Il mercato comunale “Metronio” sorge a Roma, nel quartiere storico e molto popoloso di San Giovanni. Costruito nel 1957 dall’architetto Morandi, è un fantastico esempio di struttura polivalente, che si integra nel territorio rispondendo perfettamente alle esigenze dei residenti di avere nel proprio quartiere un luogo in cui fare compere, avere servizi e fare vita di comunità.

Il “Metronio” è stato da sempre punto di contattoper tutta San Giovanni, vera e propria “piazza” per lo scambio non solo di merci, ma anche di idee e di cultura.

Il mercato sorge sull’arteria principale del quartiere, via Magna Grecia, ed occupa un intero isolato: dato in gestione dal Comune di Roma ad una società privata, che lo ha portato quasi alla chiusura per mancanza di manutenzione ordinaria e per i prezzi alti applicati all’affitto dei singoli banchi, negli ultimi anni (dal 2008, da quando il mercato è tornato sotto la gestione comunale) ha attirato su di sé molte attenzioni da parte di speculatori edilizi, che in varie occasioni hanno tentato di accaparrarsi l’area, proponendo al Comune una “rivalutazione”, distruggendo l’attuale struttura ed edificando nuove abitazioni di lusso, con parcheggio interrato, tagliando ancora più fuori i residenti del quartiere dalla vita di comunità, fatta di relazioni umane, di scambi di prossimità.

Per contrastare tale fenomeno, nel 2009 gli operatori del mercato hanno costituito una Associazione di Gestione degli Spazi (AGS), che per legge comunale ha l’obbligo di occuparsi della gestione ordinaria della struttura (pulizia, sicurezza, utenze generali) ed ha la possibilità di effettuare autonomamente attività all’interno del mercato atte a sostenere (o, in questo caso, rilanciare) gli scambi commerciali. Purtroppo, dal 2010 ad oggi non sono state molte le attività volte a tale rilancio, poiché gli operatori oltre ad essere pochi (circa 20, su un numero complessivo di 75 banchi disponibili) non sono in possesso delle competenze necessarie per fare delle proposte innovative e coinvolgenti per la cittadinanza.

 

La sfida

Come riportare il mercato agli antichi fasti, al suo ruolo di “piazza” per il quartiere di San Giovanni, crocevia di merci ma anche di idee, sogni, vite?

Come soddisfare in maniera efficace le esigenze della nuova società civile senza snaturare l’identità del luogo, anzi valorizzandola?

 

La soluzione

Per assicurare la presenza stabile di nuovi utenti all’interno del Mercato e per rilanciare le attività della AGS, garantendo così la manutenzione e il recupero dell’edificio, si intende concedere l’uso di una parte degli spazi del mercato a giovani imprenditori, artigiani e commercianti, creando in questo modo una base settoriale (un “cluster”) legata alla cultura urbana e contemporanea a Roma: il Mercato diventerà quindi il punto di riferimento (un “nodo”, o “hub”) a Roma per innovatori sociali, nuovi artigiani, startup a vocazione sociale e ambientale, piccole società di comunicazione, design, architettura e arte urbana che siano impegnate nello sviluppo della società civile. Inserire all’interno del Mercato un cospicuo gruppo di lavoratori stabili rivitalizzerà immediatamente le attività commerciali presenti e darà l’opportunità ad altre di integrare l’offerta esistente.

Così, il mercato tornerà ad essere uno spazio polivalente, in grado di offrire alle persone tutto ciò di cui hanno bisogno: non solo consumo di beni o servizi, ma anche spazio dinamico per lavorare e per vendere i propri prodotti.

 

L’obiettivo

L’obiettivo del progetto è di riportare il mercato “Metronio” al suo ruolo centrale all’interno del quartiere San Giovanni, creando un sistema virtuoso capace di garantire la sostenibilità economica delle attività e parallelamente valorizzare le nuove professionalità giovanili.

 

Gli stakeholder

Cittadinanzattiva Onlus

AGS Metronio

Comune di Roma, Dipartimento VIII

Sensacional Onlus

Nufactory

Bioradar

Operatori del Mercato “Metronio”

I clienti del Mercato “Metronio”

I cittadini di San Giovanni

 

Attività

Le attività sono state intese in forma modulare, ossia sono in grado di prendere vita indipendentemente l’una dalle altre, pur essendo fortemente integrabili tra loro e traendo reciproco beneficio da questa integrazione.

 

Nello specifico, le attività proposte sono le seguenti:

 

  1. Creazione di uno spazio di coworking al piano terra del Mercato

Per assicurare una presenza fissa e continuativa di nuovi utenti nel Mercato, si procederà ad invogliare dei giovani professionisti e imprenditori che operano nell’ambito

dell’innovazione sociale, culturale ed ambientale a prendere una postazione fissa di lavoro all’interno di un modulo di coworking posizionato nell’area del Mercato lasciata vuota dai banchi (che al momento supera il 70% dell’area). La struttura del coworking sarà in grado di ospitare 30 lavoratori individuali (misure 10m x 30m) e si inserirà sugli attuali spazi per i banchi presenti nel Mercato attraverso una costruzione leggera (pensata in vetro o plexiglass), che sarà facilmente removibile o modificabile, in caso di necessità di riorganizzazione di spazi. La struttura sarà accattivante, ben integrata con il contesto mercatale ma allo stesso tempo isolata acusticamente, visivamente e climaticamente, in modo da permettere ai lavoratori di concentrarsi nelle loro attività. Sarà allestito anche uno spazio indipendente per riunioni e piccole conferenze, con la possibilità di effettuare proiezioni.

Abbiamo pensato di chiamare il coworking “Fatece Largo”, per identificare lo spazio con Roma, con i suoi abitanti e con la voglia dei giovani di emergere e di creare il proprio cammino professionale.

 

  1. Creazione di laboratori e punti vendita per i nuovi artigiani nel piano rialzato del Mercato

Nel “Metronio” è presente anche una balconata, rialzata dal piano terra ed accessibile da due rampe di scale. Sulla balconata si trovano 30 spazi di forma triangolare, poiché ricalcano la struttura esterna dell’edificio, della dimensione di 3m x 4m, per un’area di circa 8m 2: questi piccoli ex-negozi, tutti agibili ma completamente abbandonati, possono essere riutilizzati da quegli imprenditori che già hanno sviluppato una loro attività legata all’artigianato, all’arte, alla moda e al design (es. orafi, falegnami, pittori, stilisti, serigrafi, ecc.), ma che hanno bisogno di maggiore visibilità per i propri prodotti ed un punto vendita diretto al pubblico. Per questo, concederemmo a ciascun imprenditore l’uso di due spazi adiacenti, uno come laboratorio e uno come punto vendita.

 

  1. Allestimento di nuovi punti vendita di prodotti gastronomici al piano terra del Mercato

Il Mercato ha bisogno di essere rivitalizzato anche dal punto di vista dell’offerta enogastronomica. La domanda di consumo dei cittadini è cambiata e ci si aspetta che un mercato segua questo trend, offrendo ai propri clienti tutto quello di cui hanno bisogno: prodotti bio, km0, regionali, internazionali, gourmet. Di questo incremento di qualità e quantità dell’offerta beneficeranno anche gli operatori esistenti, che riusciranno ad incrementare le vendite grazie al maggiore flusso di acquirenti, attratti da tutte le attività presenti nel Mercato e dalla risonanza che esse avranno in città. Si farà molta attenziona a che i nuovi banchi espongano alla vendita merci che siano non concorrenziali con quelle già presenti sui banchi preesistenti.

Per realizzare questa nuova colonizzazione degli spazi gastronomici, si intende coinvolgere reti di produttori di alta qualità, quali SlowFood o la Conferenza Italiana Agricoltori (CIA), che aderendo al progetto potranno fornire una vetrina diretta per i prodotti dei propri associati. In più, la partnership con Bioradar garantirà non solo la connessione con i piccoli produttori bio, ma anche l’estensione dell’offerta su Internet e le reti sociali, in particolare creando un punto fisico di consegna del Flash Market, soluzione innovativa di acquisti online di prodotti bio e green che unisce la qualità del G.A.S. con la praticità della consegna di prossimità.

 

  1. Allestimento di una zona “living” e di punti ristoro mobili al piano terra del Mercato

Oggi, il cosiddetto “street food” è diventato vero e proprio oggetto di culto per molte persone. I punti ristoro mobili che propongono prodotti tradizionali, sani e di alta qualità sono entrati a far parte del nostro quotidiano e ormai ci aspettiamo di trovarli in molti contesti urbani, per gustare le loro prelibatezze. Per offrire un servizio di ristorazione all’interno del Mercato (la normativa vigente non permette di cucinare o vendere prodotti cotti all’interno dei mercati) saranno invitati all’interno del “Metronio” dei ristoratori di cibo rapido e “di strada” (già provvisti di certificazioni HACCP e in grado di emettere scontrini fiscali), che si alterneranno periodicamente in una zona a loro adibita al piano terra del Mercato, in modo da fornire ampia scelta culinaria ai clienti.

Accanto ai punti ristoro mobili verrà costruito uno spazio “living”, con tavolini e sedute realizzati con materiale riciclato: esso sorgerà sotto al lucernario presente al piano terra del Mercato e servirà sia per consumare pasti veloci, che per piccole riunioni informali o per la “pausa caffè”.

 

  1. Attività di interesse comune all’interno del Mercato

Successivamente al lancio delle attività di progetto, verranno coinvolte le associazioni e i comitati di quartiere per l’esecuzione all’interno del Mercato di attività pomeridiane di sensibilizzazione e/o formazione su tematiche di interesse comune, con un particolare accento sulla creazione di legami durevoli tra le persone, per il recupero di una nuova socialità, che viva sia nel quartiere che online. Si pensa a: doposcuola per ragazzi; corsi di cucito, di musica, di cucina, yoga, diritti e doveri civici, assemblee pubbliche, ecc.

Anche gli operatori del mercato saranno invitati ad organizzare piccoli momenti di formazione e di diffusione delle proprie attività: sarà questo un modo per avvicinare i cittadini alle nuove professionalità presenti nel nostro contesto sociale, spesso poco conosciute, ma dall’elevato potenziale in termini di prodotto interno lordo e di occupazione.