L’apertura della stazione San Giovanni della metro C, prevista tra qualche settimana, porterà ad una serie di tagli per le linee Atac di superficie, considerate doppioni rispetto alla stessa linea metropolitana.
Oltre al bus 51, il cui capolinea a via La Spezia non avrà più ragione d’essere, è previsto anche lo spostamento del capolinea della linea 81 da piazza Roberto Malatesta a San Giovanni, ritenendo il tratto tra Malatesta e San Giovanni un doppione con la metropolitana.
In effetti Il tracciato della linea 81 è coincidente con quello interessato dalla Metro C, anche se non si tiene conto dell’alto numero di persone che non utilizza la metropolitana anche per ragioni fisiche, così come succede per le linee di superficie in via Appia Nuova.
La metropolitana linea C, dopo il decennio di disagi nel quartiere Appio, comporta oltre al danno la beffa di vedere la scomparsa di linee Atac di superficie, come appunto l’81, rafforzando la situazione di insufficienza rispetto alle necessità della zona: in via Taranto, ad esempio, è rimasta la sola linea 85, poco frequente e superaffollata, specie la mattina.
Il taglio, che comporterà evidenti svantaggi soprattutto per le persone anziane, non tiene conto del fatto che la metro C non può essere l’unico strumento di mobilità pubblica nel quartiere, specie nella zona tra piazza Lodi e San Giovanni, che rimarrebbe priva di collegamenti diretti verso il centro storico.
Tale decisione, tra l’altro, dimostra l’inconsistenza contrattuale di alcuni Comitati di quartiere che, certi dell’accoglimento delle loro richieste di verde e sostenibilità su via La Spezia e nelle aree limitrofe da parte della Giunta pentastellata, si sono ritrovati una zona messa sempre peggio, con tagli nella dotazione di verde e nei servizi essenziali.
