Libri, da Scup si parla di “resistenza alimentare”

danza-Critiche pesanti all’involuzione del “sogno” di Gambero Rosso, Slow Food, Eataly, colossi resisi colpevoli, secondo l’autore, di tramutare il cibo sano in un prodotto di nicchia, figlio del turbocapitalismo, inaccessibile per le fasce disagiate della popolazione. E’ questo, in sintesi, il libro “La danza delle mozzarelle” di Wolf Bukowski che attacca principalmente il modello neoliberista di Eataly, “forte delle partnership con potentati come Lega Coop e il gruppo Benetton” e che “grazie all’appoggio del Pd, agli endorsement di Matteo Renzi e alla copertura ideologica fornita da un’intellighenzia che, nonostante cedimenti e giravolte, conserva l’etichetta ‘di sinistra’”. Accuse a “nuovi padroni”, che “così non pagano dazio per il predicar bene e razzolar male: inneggiano alla ‘resistenza contadina’ e fanno affari con un neolatifondista che occupa 900mila ettari di terra Mapuche in Patagonia”. Ed ancora: “parlano di ‘autenticità’ e propongono per l’Italia futuri preconfezionati da ‘Disneyland del cibo’ e ‘Grande Sharm el-Sheikh’.

Il libro sarà presentato a Scup venerdì 11 marzo, dalle ore 18, in via della Stazione Tuscolana. Occasione per ragionare sulle trasformazioni dell’industria del cibo e della grande distribuzione, su ciò che consumiamo e le nostre pratiche di resistenza in tema alimentare. Un interessante volume sull’ideologia del cibo e del ‘buon’ consumo di esso.