Le file infinite al Municipio VII e una comunità dimenticata

Ormai sono mesi che il front office del Municipio VII di via Fortifiocca è stato chiuso e tutti i servizi sono stati trasferiti alla sede centrale di Cinecittà. Un Municipio che conta la bellezza di 400.000 abitanti,  obbligati a servirsi per tutte le problematiche anagrafiche e sociali solamente in un’unica sede. Una chiusura motivata dall’ emergenza Covid, un’emergenza che sembra non aver mai fine e ha creato non pochi problemi alla cittadinanza del nostro Municipio. E così qualche giorno fa, un gruppo di cittadini ha organizzato un Flash mob alla sede di Villa Lazzaroni e raccolto più di duecento firme. E la raccolta continuerà anche nei prossimi giorni tramite banchetti allestiti sul territorio del municipio, o avvisi pubblicati su Facebook dal consigliere del VII Antonello Ciancio.
“Agli sportelli non ci si può  rivolgere da molto tempo, ufficialmente per emergenza Covid” spiega Ciancio a Repubblica  “In realtà vi è un lento e progressivo spostamento di tutti i servizi verso la sede di Cinecittà. Così più di 120 mila persone dell’Appio Tuscolano devono fare decine di chilometri per avere un certificato o un altro tipo di servizio. Non tutti infatti hanno possibilita’ di accedere facilmente ai servizi web. Alcuni giorni fa ho incontrato il direttore del municipio e sono sempre più convinto che la sede di villa Lazzaroni si possa riaprire. L’alternativa è purtroppo l’abbandono dei locali.”

La presidente del VII municipio Monica Lozzi ha affermato in varie interviste che non c’è intenzione di chiudere quella sede, che la sospensione è temporanea perché non ci sono le condizioni per agire in sicurezza, ma nel contempo non fa date sulla riapertura. Non dimentichiamo che nel Municipio VII, zona Appio Latino Tuscolano, risiedono moltissimi anziani e il dover pensare che da San Giovanni si possa andare a Cinecittà significa non considerare il grande disagio che le persone anziane e non solo devono affrontare quotidianamente.