Le eccellenze del quartiere: Isicult in via Enna

isicult1E’ un ente di ricerca indipendente specializzato nelle politiche culturali e l’economia dei media. E’ l’Isicult, Istituto italiano per l’industria culturale, con sede in via Enna 21/c.

Si tratta di un centro indipendente di ricerca e consulenza, specializzato da un quarto di secolo nell’analisi scenaristica delle politiche culturali e dell’economia dei media, soprattutto in chiave comparativa internazionale. Da alcuni anni, studia anche le dinamiche turistiche, con particolare attenzione al turismo culturale, e le tematiche sociali, con particolare attenzione al disagio nelle sue varie dimensioni.

L’Istituto, fondato appunto nel 1992, è una struttura unica nel panorama italiano, per la qualità tecnica e metodologica, per l’approccio irrituale e transdisciplinare, per l’indipendenza ideologica.

Si pone come soggetto di consulenza tecnica “no partisan” e “super partes”.

Presieduto da Angelo Zaccone Teodosi (che ne è stato anche cofondatore), già direttore dell’Ufficio studi dell’Anica (attualmente presieduta dall’ex sindaco Francesco Rutelli) e consigliere di amministrazione di Cinecittà, consulente di alcuni ministri ed assessori, l’IsIcult è ormai considerato una delle strutture eccellenti nel panorama della ricerca specializzata in Italia.

Tra i committenti italiani ricordiamo Rai, Mediaset, Siae, Sky Italia, Cinecittà, Agcom, Anci, Regione Lazio, Comune di Roma. Tra i clienti internazionali: Ebu-Uer, Mpaa, Carat Expert, McKinsey.

IsICult cura cinque “Osservatori”: sulla tv pubblica europea, sull’animazione, sulle tv mediterranee ed Arabe, sulle film commission italiane, sul rapporto tra cultura e migranti (quest’ultimo avviato nel corso del 2016 in partnership con la Fondazione Migrantes della Cei – Conferenza Episcopale Italiana).

In parallelo all’attività di ricerca, l’Istituto sviluppa intensa attività giornalistica, a mo’ di laboratorio: sulle colonne del più diffuso mensile specializzato del settore tv e media, “Millecanali” (già gruppo Il Sole-24 Ore poi Tecniche Nuove), ha curato dal 2000 al 2015 la rubrica Osservatorio; dal 2013, intensa collaborazione anche con la newsletter specializzata “Tafter – Cultura è Sviluppo” (diretta da Stefano Monti)​, fino all’interruzione delle pubblicazioni del quotidiano telematico avvenute a fine marzo 2015; da anni cura la rubrica “#ilprincipenudo” sul quotidiano online sulla digital economy e la cultura del futuro “Key4biz” (diretto da Raffaele Barberio).

L’istituto, oltre alla decina di ricercatori di fiducia in Italia, si avvale di un network internazionale di esperti sull’industria culturale, considerata in tutti i suoi aspetti: socio-mediologici, economico-finanziari, tecnologici, istituzionali-normativi. Ha formato nel corso dei decenni un centinaio di ricercatori, ed ha annoverato, tra i propri direttori, Elena Cappuccio (ora in Confindustria Radio Tv), Flavia Barca (già in Iem-Rosselli, e poi assessore alla Cultura del Comune di Roma), Giovanni Gangemi (ora in Agcom). Si avvale di consulenti di eccellenza a livello internazionale, come Gaetano Stucchi (già direttore del dipartimento tv della Ebu).

L’Istituto si autofinanzia attraverso l’attività di ricerca e di consulenza.

Isicult ha contribuito, tra l’altro, alla fase di “start-up” di Medusa Film e Rai Cinema.

Nel dicembre 2012, Isicult ha firmato, insieme al ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca (promotore dell’iniziativa), ed alcuni altri ben qualificati partner istituzionali e associativi (ministero per i Beni e le Attività Culturali, Agiscuola, Fita, Agita, Uilt), un “protocollo d’intesa per la realizzazione di iniziative volte alla promozione e alla valorizzazione del linguaggio teatrale nelle scuole”. IsICult ha quindi designato i propri rappresentanti nel Comitato Tecnico Scientifico previsto dal protocollo, formalizzato con il decreto ministeriale Miur n. 11/F del 27 febbraio 2013. L’iniziativa rientra nel contesto delle attività del progetto di ricerca e di promozione culturale sviluppato da IsICult “Lo spettacolo antidoto contro il disagio” (da cui l’acronimo “Sacd”), sostenuto dal ministero dei Beni e le Attività Culturali e il Turismo (Mibact) e sponsorizzato dalla Società Italiana Autori Editori – Siae, che dal 2015 s’è evoluto nel progetto “Cultura vs Disagio” (da cui l’acronimo “Cvd”).

Isicult viene interpellato in occasione di pubbliche consultazioni promosse da istituzioni: negli ultimi anni, è stato audito dal ministero della Giustizia in occasione degli Stati generali dell’esecuzione penale (in relazione al rapporto tra “cultura” e detenuti), e dal ministero dello Sviluppo economico in occasione della consultazione per nuova convenzione tra Stato e servizio radiotelevisivo pubblico “#CambieRai”…

L’Istituto ha sede a Roma in via Enna 21/c.

Alcuni dei siti web di progetti promossi e curati da Isicult:

  • progetto per la promozione della centralità delle industrie culturali nella socio-economia nazionale (“Italia: a Media Creative Nation”):
    www.italiaudiovisiva.it
  • progetto per la promozione delle arti dello spettacolo come antidoto contro il disagio, fisico psichico e sociale (“Lo Spettacolo Antidoto contro il Disagio” evolutosi in “Cultura vs Disagio”):
    www.spettacolocontrodisagio.it
  • tra il 2014 ed il 2016, il progetto “Sacd” è stato esteso ad altre attività culturali (non soltanto “spettacolo” quindi) ed è divenuto un progetto nuovo, denominato “Cultura vs Disagio. Censimento delle Buone Pratiche Contro il Disagio (fisico, psichico, sociale)” (da cui l’acronimo “Cvd”), elevato a “progetto speciale” Mibact nel 2016:
    www.culturavsdisagio.it
  • nell’economia del progetto “Sacd”, nel dicembre 2013, è stata organizzata la prima edizione de “Lo Spettacolo… Fuori di Sé – Festival delle Eccellenze nel Sociale”:
    www.festivaleccellenzenelsociale.it
  • nel 2016, è stato avviato un progetto parallelo, denominato “Osservatorio Culture Migranti. L’immaginario migrante”, in partenariato con la Fondazione Migrantes della Cei (Conferenza Episcopale Italiana):
    www.osservatorioculturemigranti.it
  • progetto per la rigenerazione di Corviale come distretto culturale (“Corviale Domani”):
    www.corvialedomani.it