L’Appio resta sporco, ecco le prove

Proprio oggi (anche se il caldo era forte…) ho fatto un breve giro in zona San Giovanni e dopo poco ho preferito tornarmene a casa per non vedere lo schifo dilagante sotto diversi aspetti che si sta sempre più allargando nel quartiere. Anche altri quartieri non se la passano certo meglio.

Quelli che un tempo erano chiamati “scopini” sono diventati peggio della foca monaca, praticamente in estinzione. Per questo le vie sono piene di materiale di vario genere sopra e al bordo dei marciapiedi. Non basta far passare quei camioncini per la raccolta e dare una spruzzata di acqua una volta ogni dieci giorni. Questa città (lo dico da romano) è sempre stata zozza e la gente non fa più caso a questo stato di abbandono.

Non possono farci caso quelli che mangiano la pizza o il gelato con di fronte sacchi di rifiuti, puzzo di orina e di fogna, vomito, cassonetti stracolmi assaliti da gabbiani e mosche, sacchetti con avanzo di cibo del Mc Donald o Burgy, grasso alimentare e quant’altro.

Capisco che è meglio farsi vedere in tv con sorrisi rassicuranti e belle promesse, magari in occasione della presentazione del prossimo gala per Valentino (scommetto che la scalinata di Trinità dei Monti per quell’occasione sarà tirata a lucido) oppure a fianco della musa di Almodovar Rossy De Palma però si può mandare “qualcuno” per verificare quanto presentato e correre ai ripari, si può essere un pò più decisi nel mettere di fronte le proprie responsabilità gli operatori dell’A.M.A., Polizia Municipale e altri addetti ai lavori senza dover ricorrere a premi extra o straordinari??!!

Un tempo quando inviavo le mail “qualcuno” dell’amministrazione rispondeva con un minimo di spiegazione, adesso c’è (non sempre) la conferma di lettura (accompagnata a voce dal solito. “Ma cosa vorrà ancora una volta questo rompiscatole”??!!

Beh, effettivamente il rompiscatole paga le tasse comunali e soprattutto una tassa sulla nettezza urbana che è tra le più care d’Europa per vedere  una città che è stata superata da Barcellona, Istanbul, Lisbona, Varsavia, Belgrado, Salonicco e tantissime altre ancora.

Con il caldo di queste settimane (l’ultima abbondante ma breve piovuta c’è stata il 9 giugno c.a.) e ripeto, le strade sono lerce, i cassonetti stracolmi puzzano in modo terribile e aggiungiamo a tutto ciò le deiezioni canine. Un bel mix che ci porta dritti dritti al colera.

Non chiedo neppure il cenno di riscontro.

Vedete un po’ cosa potete fare.

Sebastiano