La pallavolo nel quartiere Appio Latino

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La pallavolo nel quartiere Appio Latino viene praticata da più di 40 anni da varie società che hanno raggiunto risultati notevoli anche a carattere nazionale. Il numero di praticanti di tale sport si può stimare sulle millecinquecento unità all’anno delle quali almeno mille sono bambini di una fascia di età compresa dagli otto ai diciotto anni. L’aver ottenuto risultati lusinghieri in questi anni, squadre che sono arrivate fino alla B2 nazionale e atlete che partendo dal quartiere hanno indossato casacche di società di serie A, ha del miracoloso considerato che nella zona non ci sono palazzetti dello sport e le palestre, per la quasi totalità scolastiche, sono abbastanza inadeguate per svolgere allenamenti e partite di pallavolo di un certo livello. Da questa stagione a tutti i problemi che quotidianamente le società incontrano per garantire una corretta pratica di questo sport si aggiunge il reale rischio che non si sappia più dove svolgere tale attività. Infatti il Municipio ha indetto un avviso pubblico per l’affidamento in concessione dei centri sportivi con scadenza 28 Luglio che ha innovato le procedure per l’assegnazione degli spazi dati alle associazioni sportive nelle palestre scolastiche. Un vero e proprio appalto con punteggi assegnati per il progetto proposto e non più la semplice procedura che finora il Municipio aveva seguito con minori procedure burocratiche. Tutto ciò in nome della trasparenza, magari frutto della bufera giudiziaria che ha investito il Comune di Roma, ma che nella sostanza non ha ottenuto i risultati sperati. Infatti i requisiti più stringenti imposti ai partecipanti come la sigillatura (non specificata nelle modalità del bando) ha messo immediatamente fuori gioco sessanta associazioni che da oltre 30 anni sono presenti nel quartiere. Altre associazioni non hanno ottenuto il punteggio minimo previsto, anche questo non specificato nel predetto bando, e solo 47 sono risultate idonee per ottenere la gestione delle palestre messe a concorso. Un numero certamente esiguo per assegnare tutte le palestre messe in palio. Di conseguenza centinaia di bambini, giovani e adulti (l’attività amatoriale di pallavolo è molto pratica nel nostro quartiere) non trovano più la loro società nello stesso posto dove era fino all’anno scorso e parecchi di loro pur di svolgere una attività sportiva nel pomeriggio o sera sono costretti a cambiare sport o stare in casa davanti al computer o alla televisione. Si tenga presente che i costi della pallavolo nel quartiere sono molto bassi per le famiglie e addirittura a costo zero per quelle a basso reddito e di questo il Municipio deve tenerne conto badando più alla sostanza piuttosto che a inutili cavilli burocratici. Molte delle associazioni escluse hanno impugnato l’esito della predetta gara facendo ricorso al Tar e la seduta nella quale si vaglierà la questione è fissata per il prossimo 2 dicembre. Come si dice prima di una gara di pallavolo un “in bocca al lupo” a tutti quelli che stanno aspettando di riprendere il proprio sport del cuore.

Mauro de Candia

 

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