La canapa? In via Santa Maria Ausiliatrice…

Canapa2Tetraidrocannabinolo. E’ un termine non proprio facile da ricordare quello che classifica il principio psicoattivo della marijuana (o “canapa”), che si ottiene dalle infiorescenze essiccate delle piante femminili di cannabis. Da qualche mese ha assunto una notevole importanza in quanto la tanto auspicata legalità della cannabis dipende proprio dal valore di Thc presente nel prodotto, che deve essere inferiore allo 0,6 per cento. Se rispetta questi parametri, una sorta di varietà “light”, la marijuana può essere venduta legalmente. Come avviene nella limitrofa Svizzera, dove però i parametri sono un po’ diversi, anche in Italia la “canna light” può venduta in pacchetti come fosse semplice tabacco.

I prodotti commercializzati, in sostanza, esaltano i principi sedativi più che quelli psicoattivi: insomma, detta banalmente, ci si rilassa ma non si sballa. E infatti l’uso più diffuso è proprio quello di assicurare rilassamento, di garantire effetti antiossidanti utili a chi soffre di malattie degenerative e di combattere dolori mestruali, articolari o semplici emicranie. Per assicurare ciò, è importante la presenza di cannabidiolo (Cbd), il principio contenuto nella cannabis che assicura proprio gli effetti sedativi (il valore può raggiungere anche il 4 per cento).

Va tenuto presente che la cannabis cosiddetta “depotenziata” ha un uso molto articolato che include fitodepurazione, alimenti, cosmetici, persino carburanti, ma anche florovivaismo o attività didattiche e dimostrative.

Secondo una radicata letteratura scientifica, sono davvero infinite le proprietà salutari della canapa: i prodotti derivati da tale pianta hanno un potente effetto antinfiammatorio e antiossidante, contribuiscono a rinforzare il sistema immunitario e a combattere i disturbi del sonno e la depressione. La presenza di omega 6 e omega 3 rendono idonei i semi di canapa per prevenire o curare artrite, artrosi, asma, colesterolo, diabete, eczema atopico, lupus, psoriasi, trigliceridi e varie malattie autoimmuni.

“La canapa, sotto le sue diverse forme (farina, olio, semi) è un ottimo complemento alimentare da considerarsi quasi al pari di un integratore naturale – spiegano gli esperti. “Uno degli aspetti più interessanti della farina di canapa è la presenza di tutti gli 8 amminoacidi essenziali”.

La novità sta facendo esplodere il numero di punti vendita specializzati in questo genere di prodotti, il cui uso, però, va fatto in modo responsabile. Insomma, Amsterdam non è più così lontana. Negozi che stanno spuntando come funghi vendono quindi “marjiuana legale”, altrimenti detta “canapa leggera”, perfettamente rispondente alle prescrizioni di legge: una vera e propria moda che sta esplodendo in tutta Italia a base di “erba” permessa dalla normativa vigente.

Il modello, più che svizzero, olandese o europeo in genere, è quello statunitense: da diversi anni esistono vere e proprie “Cannabis City” dove sono disponibili varietà di marijuana legalizzata, acquistabili da utenti di età pari o superiore a 21 anni, senza bisogno di tessera sanitaria.

L’Appio non poteva quindi sottrarsi a questa espansione ed ecco che in via Santa Maria Ausiliatrice 72, non molto distanti dal centro commerciale Happio, è nato a metà febbraio “City Weed Appio Tuscolano”, un punto vendita di infiorescenze e prodotti a base di canapa legale. Ad avviare l’attività sono due intraprendenti ragazzi trentenni romani.

Tra i tanti prodotti, segnaliamo l’Ak47, creato nel 1992 da Serious Seeds, vincitore numerosi premi in tutto il mondo in quanto è un efficace ibrido a predominanza sativa che mescola varietà colombiane, messicane, tailandesi e afgane. E il White Widow, creata dalla GreenHouse a metà degli anni Novanta, quando il settore era dominata da Skunk, Northern Light e differenti tipi di Haze. È una mix di canape brasiliane e indiane con un aroma pungente con alcuni sentori di resina di pino e note di spezie. Insomma, accesa la curiosità?

Il negozio è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20, la domenica dalle 16 alle 20.

(G.C.)

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