Il problema della qualità dell’aria nelle scuole di Roma

Manca circa un mese alla ripartenza dell’anno scolastico a Roma, il terzo dell’era Covid, e ancora poco o nulla si è mosso sul fronte delle misure da adottare per contenere il rischio di contagio da coronavirus all’interno delle aule.

Le Linee Guida per l’ottimizzazione della qualità dell’aria in ambiente scolastico redatte dall’Istituto Superiore di Sanità, che rimandano ad appositi esperti da individuarsi all’interno di ogni scuola (ma ad oggi in pratica inesistenti), scaricano la responsabilità della gestione del Covid nelle scuole sulle spalle dei Presidi. Una situazione di grande incertezza che, alla riapertura degli istituti scolastici, rischia di avere ricadute sul fronte della salute pubblica e sui contagi.

Proprio per venire incontro alle esigenze delle scuole la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) ha deciso di mobilitarsi lanciando a Roma la campagna “Adotta una scuola” – diretta ad aziende e privati cittadini che vogliano fornire gratuitamente agli istituti pubblici della regione tecnologie per migliorare la qualità dell’aria indoor – e mettendo a disposizione dei Presidi e degli istituti scolastici tutte le competenze degli esperti del proprio comitato scientifico: medici, epidemiologi, biologi, chimici, fisici, ingegneri, matematici, tecnologi, ecc.

“SIMA intende fornire ai dirigenti scolastici di Roma le più dettagliate informazioni utili a decidere sulle tipologie e dimensionamento di dispositivi per il miglioramento della qualità dell’aria all’interno delle classi – spiega Alessandro Miani, presidente SIMA. “In pratica ogni scuola ubicata in città potrà rivolgersi alla nostra società scientifica per manifestare il proprio interesse nella ricerca di aziende partner intenzionate a fornire gratuitamente (per gli Istituti pubblici) o a costo di produzione (per le scuole paritarie) tecnologie utili a migliorare i parametri di qualità dell’aria indoor e quindi a mitigare il rischio di contagio da Covid-19 tra studenti e docenti. SIMA si farà garante nei confronti delle scuole per la qualità delle tecnologie e dei dispositivi forniti dalle aziende e dai privati che decideranno di adottare una scuola”.

“Gli studi condotti da SIMA hanno quantificato in valori inferiori all’1% il rischio di contrarre il Covid-19 laddove vengano mantenuti livelli di CO2 pari o inferiori a 700 ppm (parti per milione) – aggiunge Miani. “I ricercatori del nostro comitato scientifico hanno elaborato uno schema di classificazione del rischio a livelli (da basso a molto elevato) con un sistema di visualizzazione basato sui colori del semaforo.  Ad ogni livello di rischio corrispondono una serie di azioni da attuare per garantire un’adeguata ventilazione dell’aria indoor delle aule: variazione dei tempi e della frequenza di apertura di porte e finestre, modifiche dell’assetto delle aule (numero di studenti ammessi), nonché modifiche relative agli edifici come l’implementazione di sistemi di ventilazione meccanica e/o dispositivi di purificazione dell’aria”.

Ad oggi abbiamo già raccolto molte adesioni di aziende che vogliono contribuire ad una riapertura dell’anno scolastico in sicurezza, tra queste: Bromance, Hyla, GH Entetprise, SDP Italia, Vortice, Befreest, Emtesys che hanno già messo a disposizione centinaia di device per la purificazione dell’aria (tencnologia DFS; filtro ad acqua), coating fotocatalitici al biossido di titanio a base di etanolo, dispositivi smart di monitoraggio della CO2 (sensoristica PAS e NDIR) e sistemi di ventilazione meccanizzata, ma siamo solo all’inizio e confidiamo nella generosità di tanti altri perché ognuno di noi ha figli o nipoti in età scolare – dichiara SIMA.

I dirigenti scolastici di Roma e del Lazio interessati a richiedere “l’adozione” della propria scuola per il miglioramento della qualità dell’aria indoor e le aziende ed i privati che intendono aderire all’iniziativa lanciata da SIMA possono scrivere a: [email protected].