Farmacia Madre del Buonconsiglio: Ogni scontrino, 10 cent per gli anziani

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Ci sono migliaia di anziani che vivono soli, a due passi da noi, eppure sono stati “esclusi”. Poche interazioni coi vicini di casa, crescenti difficoltà a mettersi al passo con un mondo che, al di là di tutto, corre veloce, ai tempi di internet.

Non hanno smartphone e reti wi fi, eppure necessitano di attenzioni, di qualcuno che li accompagni a fare la spesa, ad una visita medica o, più semplicemente, si fermi a fare quattro chiacchiere.

Per mettere a disposizione degli anziani che vivono in condominio queste cose è stato studiato il servizio di “assistenza domiciliare leggera” che, in maniera innovativa, è partito sul territorio del Municipio VII di Roma grazie all’iniziativa della Cooperativa Cecilia Onlus.

Il servizio, fino ad oggi, non è stato adeguatamente finanziato dalle istituzioni e, per questa ragione, è nata la partnership tra la cooperativa sociale e la più importante e apprezzata farmacia che insiste su quel territorio, la Farmacia Madre del Buon Consiglio.

Dal 26 maggio al 15 giugno 2017, la struttura del dottor Massimo Romiti destinerà ai progetti di “assistenza leggera per gli anziani” 10 centesimi per ogni scontrino “battuto”. Ciascun euro versato e investito sarà rendicontato.

L’INIZIATIVA È IN CORSO: 10 CENTESIMI PER SCONTRINO
“E’ un progetto sociale nel quale credo molto, serio, che può portare benefici importanti a moltissimi anziani. Lo scopo è quello di far crescere il numero delle persone raggiunte da servizi di assistenza e cura, affrontare con azioni positive il disagio sociale, mettendo fine a solitudini ed emarginazione, ma anche riattivare la parte buona della società, creando una rete di persone che vogliono “far del bene”, che ci sono ancora”, spiega Massimo Romiti.

IL DOTTOR MASSIMO ROMITI
Come funziona il “presidio” lo spiega invece la Cooperativa Cecilia, attiva anche sul fronte dell’assistenza ai portatori di handicap e alle madri in carcere coi loro figli:

“È un presidio, composto da una équipe di operatori sociali qualificati che, dopo le opportune valutazioni, prende in carico l’anziano o gli anziani, organizzando tempestivamente una serie di interventi che sono richiesti in base a “fragilità sociali” come la scarsità di rete sociale, l’assenza di servizi sociali attivi, il disagio economico e la limitata autonomia fisica”.

Gli operatori puntano a coinvolgere le altre persone residenti all’interno dello stesso condominio per organizzare servizi di “compagnia, accompagnamenti a visite mediche, spesa e disbrigo pratiche sociali”.

Il “welfare di condominio” ha il vantaggio della prossimità, dell’efficienza e dell’economicità, tanto che qualcuno pensa che potrebbe essere il futuro.

“Coi 10 centesimi per ogni scontrino possiamo dare una mano a moltissime persone e per questo ho aderito con entusiasmo alla proposta della Cooperativa Cecilia”, conclude Romiti, “ma, soprattutto, facciamo un investimento sulla società e nella sua capacità di migliorarsi da sé”.

(Articolo ripreso da Istante.it)