Dall’Orione al Golden, la rinascita di un quartiere tramite il teatro

CatilinaUna mentalità giovane ed intraprendente della nuova direzione si sposa con una struttura storica, poliedrica e dalle potenzialità illimitate. E’ questa la sintesi del Nuovo Teatro Orione, attivo sin dal 1950, un tempo anche cinema, oggi con una programmazione incentrata su prosa, eventi musicali, spettacoli comici, nonché le letture di Dante che hanno registrato lo scorso anno il tutto esaurito negli 980 posti a sedere. Ma da ora si volta pagina, cercando di rivalutare ulteriormente questa importante e storica struttura del quartiere grazie ad una nuova direzione.

“Vogliamo rappresentare un’immagine di rinascita artistica e culturale per il quartiere e per Roma – spiegano i promotori del nuovo corso. “Con uno spazio scenico invidiabile, partendo dai suoi più grandi punti di forza, si può approdare alla creazione di una realtà solida e polivalente. Sul palco ospiteremo qualsiasi forma di rappresentazione, non settorializzandoci, ma bensì premiando il ‘nuovo’. L’inedito come scelta: essere un punto di riferimento per quelle valide realtà che non trovano spazio. La direzione artistica sarà attenta a quanto sarà proposto, adottando una linea di svecchiamento garantendo a questo palco un ricambio continuo di emozioni”.

Il Nuovo Teatro Orione può già contare su un bacino di utenza vasto. Per anni ha fatto da volano la limitrofa parrocchia di Ognissanti e l’istituto San Filippo Neri, strutture oggi notevolmente trasformate. Il Teatro può quindi incastonarsi nella realtà sociale in trasformazione, colmando le lacune emerse negli anni scorsi e rilanciando quell’essenza culturale che è parte endemica di un quartiere caratterizzato da un ceto medio attendo alle proposte artistiche. Insomma, voltare pagina può certamente rappresentare una grande opportunità per tutti.

L’ambizione, come fanno sapere i promotori, è quella di creare un cartellone che preveda almeno due grandi allestimenti di propria produzione nel giro di due anni, ospitando una volta al mese un concerto, creando sinergie formative con licei e scuole per mostrare come la cultura possa essere fatta in modo accattivante e piacevole. Nell’ampio foyer sarà ospitato una volta a settimana un aperitivo con musica dal vivo, dando spazio a mostre ed eventi in grado di destare curiosità e voglia di aggregazione. Un reale punto di ritrovo per chi cerca qualcosa di nuovo, creando così un ambiente rinnovato e giovane.

Del resto il Nuovo Teatro Orione si inserisce in un contesto territoriale dove le proposte teatrale – decisamente variegate – non mancano.

Nuovo Teatro Orione, via Tortona 7, 00183 Roma, tel. 06-77206960.

Un modello imprenditoriale di successo è quello lanciato dal Teatro Golden di via Taranto, anche qui una nuova gestione che ha saputo rilanciare non solo un vecchio cinema, ma anche sottrarre quei locali al progetto di una sala bingo. Oggi il Teatro Golden trasuda dinamismo attraverso molteplici e poliedriche attività, dal ricco cartellone di eventi alla robusta offerta formativa. Tutto incentrato molto sull’immagine. Nei giorni scorsi, nel ricco calendario, anche il raduno di un centinaio di artisti dell’hip hop da tutta Italia.

Teatro Golden, via Taranto 36, 00182 Roma, tel. 06-70493826.

Il Teatro SalaUno, ubicato dietro la Scala Santa di fronte alla Basilica di San Giovanni in Laterano, ha iniziato l’attività nel 1997 sotto la direzione artistica di Shahroo Kheradmand. Situato nella navata centrale della cripta della Scala Santa, in un suggestivo spazio con pareti in mattoni a vista ed ampi archi, che richiamano – benché moderne – strutture romane antiche, il Teatro Sala Uno si è imposto nella scena romana attraverso una programmazione finalizzata alla promozione e all’ospitalità di spettacoli di teatro, danza e musica.

La particolarità dello spazio, unita alla felice ubicazione al centro di Roma ne fanno uno dei luoghi più ambiti per la ricerca teatrale, musicale e di danza della città.

La sala, con 120 posti a sedere, è alta sei metri e consta di una seuprficie di 240 metri quadrati. Il pavimento è in legno e le pareti, appunto, in mattoni. Sono presenti camerini, bagni, botteghino esterno con bagni per il pubblico.

L’entrata è da piazza di Porta San Giovanni, al civico 10, ingresso dal piano terra con porticato coperto e nessuna barriera architettonica. E’ limitrofo all’omonima galleria di arte e allo studio di Padre Tito Amodei. La polivalenza della sala offre la possibilità di: spettacoli teatrali e di danza, concerti di musica, conferenze, presentazioni di libri e premi.

Attuale co-direttore della Sala Uno è il regista persiano Reza Keradman ([email protected]), che ha preso parte ad oltre 120 spettacoli in Iran, Francia e Italia, spesso in ruoli da protagonista.

Teatro Sala Uno, piazza di Porta San Giovanni10, 00184 Roma, tel. 06-86606211, [email protected]

Rimanendo in zona San Giovanni, in via Locri, traversa di via Sannio, c’è il Teatro Lo Spazio, un luogo da vivere non solo come svago e intrattenimento, ma come momento importante in un libero percorso verso l’arte, non solo per chi vive il teatro ma anche e soprattutto per un “nuovo” pubblico, con esigenze diverse rispetto alle forme e proposte di ciò che si intende come “classico” teatrale.

Il Teatro lo Spazio offre la possibilità di incontrarsi nello spazio bar per condividere idee e progetti, sorseggiando un drink o sfogliando un giornale. Uno spazio dedicato alla drammaturgia contemporanea, alle storie di oggi, alla vita reale fatta non solo di rappresentazioni, ma anche l’essere “qui ed ora”, con la consapevolezza di quanto sia cambiato il mondo negli ultimi 20 anni. “Un teatro – come recita la presentazione – che si contrappone ai non luoghi, alle aree di passaggio spesso con poche energie costruttive, talvolta spazi del vuoto ai quali pensiamo non sia sano abituarsi, un teatro come spazio pubblico in cui poter trovare un battito vitale. Il Teatro Lo Spazio è ciò che voleva essere: un percorso costante nell’oggi  pronto a “sentire il mondo”, sensibile a nuove idee che in qualche occasione hanno creato “tendenza”. Divenire altro ancora, per cambiare restando fedeli alla nostra identità, in un movimento mai uguale a se stesso, come in un grande racconto il cui sviluppo racchiude l’imprevedibile…”.

Il direttore artistico è Francesco Verdinelli. Il direttore di sala è Salvatore Militello. Organizzazione concerti, feste, eventi,  convegni, riprese televisive, location cinema e tv: Simona Scarpati ([email protected], cell. 333-3105367)

Teatro Lo Spazio, via Locri 42/44, 00182 Roma, tel. 06-77076486-77204149, [email protected].

Proseguendo verso piazza Ragusa, si arriva a via Crema, traversa di via Taranto, dove sono presenti ben due strutture teatrali.

La prima è il Teatro Duse, che ha aperto i battenti per la prima volta addirittura nel lontano 1930, quando fu concepito come spazio destinato a incontri culturali. Rimasto in attività fino al 1940, durante la guerra venne trasformato in un rifugio antiaereo. La struttura rimase chiusa fino al 1970, quando cominciò ad essere utilizzata come sala prove. Successivamente fu ristrutturata e diventò un vero e proprio teatro in miniatura, una piccola bomboniera in stile classico, in grado di ospitare 52 spettatori. Attualmente il teatro è sotto la direzione artistica di Sandro Torella con l’associazione “Duse Teatro”, insieme al Teatro allo Scalo di Roma.

Teatro Duse, via Crema 8, 00182 Roma, tel. 06-70305976.

Sempre in via Crema opera il Teatro Placet, piccolo spazio polifunzionale. La sala, dotata di luci e proiettore, può ospitare fino a cinquanta sedute e ha un palco di cinque metri per cinque. Ospita la scuola di teatro di Caterina Costantini (cell. 331-5948111, [email protected]) e la compagnia di residenza “Scatola con vista”. Attivo tutto l’anno, gestisce una propria programmazione teatrale e performativa, con uno sguardo rivolto alle nuove proposte di drammaturgia contemporanea.

Organizzazione: Gabriele Pianese (tel. 06-5811939, cell. 339-5223492, [email protected]. Sala Teatro: Vita Rosati (cell. 347-1777357, [email protected]).

Teatro Placet, via Crema 14, 00182 Roma

Vicino piazza Santa Maria Ausiliatrice, in via Umbertine, si trova il Teatro Roma. Il direttore artistico è Pietro Longhi. L’idea di base è quella di portare a Roma spettacoli in lingua romana. Nell’elenco delle presenze in cartellone negli ultimi anni anche i no,i di Nicola Pistoia e Sidney Rome,

Teatro Roma, via Umbertide 3, 00181 Roma, tel. 06-7850626 (lunedì-sabato ore 10-15), [email protected], www.ilteatroroma.it.

In via Camilla, non molto distante, c’è il Teatro Furio Camillo, con rassegne di danza contemporanea e circo-teatro in struttura attuale con mattoni a vista e spazio espositivo.

Teatro Furio Camillo, via Camilla 44, 00181 Roma, tel. 06-97616026.

Chiudiamo con Teatroavista in via Coppi, vicino alla Caffarella. L’associazione culturale Teatroavista  fondata nel 2008 da Francesca Rizzi, Silvia Rizzi e Daniele Iraci, nasce come luogo  di scambio, di produzione, di attività e di stimolo teatrale, come luogo aperto dove, “osservando” quotidianamente, la tradizione si incontra con la sperimentazione. Teatroavista è una scuola di teatro e gran parte dell’attività è rivolta alla formazione: la scuola cerca di preparare nuovi attori, professionisti e non solo, verso le molteplici discipline che possono coinvolgerli (teatro, cinema, regia, scrittura). Teatroavista svolge la sua attività presso la sede di via Coppi a Roma, dove anche produce ed ospita spettacoli.

Teatroavista, via Antonio Coppi 8/d, 00179 Roma, cell. 338-4861926, 339-7284066, [email protected], [email protected].