Da San Giovanni la campagna social contro la Raggi

Esasperati dal taglio dei parcheggi (altri quattro tolti ieri in via Monza per far posto all’area taxi, una novità nella strada, che è costata anche tre parcheggi per motorini), i cittadini si autorganizzano e lanciano una campagna social e locandine per assicurare alla sindaca Raggi “zero voti” a San Giovanni, per parafrasare una celebre frase dell’allenatore tornato in voga in Italia, Mourinho.

Comuni cittadini che, grazie ad un tam tam, hanno deciso di “punire” la sindaca per la situazione determinatasi nel quartiere con il taglio di tantissimi parcheggi tra via Monza, via Taranto, via La Spezia, via Pozzuoli e via Matera. In particolare a via Monza sono stati ridotti dell’80%.

“Siamo tutti esasperati, non è possibile cercare un parcheggio per un’ora, tra l’altro con altri automobilisti che provano contemporaneamente a trovarne uno – spiega una cittadina di via Monza. “La maggior parte dei veicoli ha appesantito la situazione di via Terni, l’unica strada non toccata qui vicino da questa assurda rivoluzione che ha peggiorato tutto: insicurezza, tempi, inquinamento, rumore”.

Un’altra cittadina abitante nelle strade interessate dalla “rivoluzione” si lamenta perché non può più invitare amici a casa: “Chi glielo dà il parcheggio? Dovrei esasperarli e rovinare loro la serata?”.

In effetti l’unico beneficio, se così si può dire, è l’attivazione della pista ciclabile, ma criticata dagli stessi ciclisti per la pericolosità – troppe intersezioni – e per i continui atti di sabotaggio che i residenti esasperati stanno mettendo in atto, specie a ridosso dei cassonetti. Nei giorni scorsi lungo la corsia è stato posizionato per terra un tubo, spostato dagli stessi cittadini. Gli incroci che gravano sulla pista ciclabile sono estremamente pericolosi, specie su via Taranto. Tanto che molti ciclisti, per lo più riders, preferiscono passare sui marciapiedi. In via Matera la pista passa davanti all’uscita dei box costruiti nell’area dell’istituto delle Dorotee.

Ad essere penalizzati sono soprattutto i pedoni, i motociclisti e gli automobilisti. Ai primi è stata riservata anche la soppressione di attraversamenti pedonali (in via La Spezia) e lunghissimi tempi d’attesa ai semafori. Inoltre le principali vie sono state di fatto trasformate in autostrade, addirittura via Monza in quattro corsie (nonostante ciò si continuano a verificare blocchi del traffico).

Gli automobilisti lamentano soprattutto i pesanti tagli dei parcheggi senza soluzioni alternative (perché non aver realizzato prima dei maxi-parcheggi, ad esempio interrati, in aree non utilizzate, qualcuno indica via Cesena-via Urbino e piazza Ragusa?), ma anche il caos generale. In confronto la situazione prima dei lavori era quasi paradisiaca.

Anche per i motorini la vita s’è fatta più dura, sia a causa dei blocchi, con la necessità di svicolare con pericolose manovre, sia per i flussi più consistenti. Infatti sono frequenti gli incidenti che coinvolgono le due ruote.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è l’ennesimo taglio dei parcheggi in via Monza (già ridotti ad una decina in tutto), con la destinazione di ben sei “ex parcheggi” ad un’area taxi davvero inconcepibile: forse, a causa dell’impossibilità di utilizzare il veicolo privato, s’intende favorire questa categoria? E chi il taxi non se lo può permettere? O un box o un’autorimessa?

Ecco allora che i cittadini mettono sotto accusa la sindaca Raggi, anche perché – dopo un’ispezione in zona – aveva assicurato un cambio di passo che finora nessuno ha visto. Anzi, proprio il taglio di ulteriori parcheggi per far posto ai tassisti ha acceso la miccia. I residenti hanno attivato gruppi su Whatsapp e da lì l’idea di chiedere “zero voti” per la Raggi, al di là di come la si pensi. Cioè votare a destra o a sinistra, ma non i Cinque Stelle. E a soffiare sul fuoco di questa battaglia ci sono anche tante persone che hanno votato l’attuale sindaca, ovviamente molto deluse.

Uniti nella campagna social anche alcuni residenti di via Pozzuoli, la strada che costeggia l’ufficio postale di via Taranto, notevolmente penalizzata con il passaggio dal senso unico ad una doppia stretta corsia con il taglio di tutti i parcheggi. Qui dovrebbero transitare anche due linee di autobus, il 51 e il 77 e si prevedono tanti guai, vista l’esiguità degli spazi. Impossibile, qui, anche la sola fermata temporanea e ciò preoccupa i residenti: in caso di emergenza cosa succederebbe? Ma anche in caso di un semplice trasloco?

Insomma, bocciatura su tutti i fronti. E si teme la prossima inutile chiusura di viale Castrense, con il conseguente taglio di un altro centinaio di parcheggi.

I cittadini autorganizzati non si fidano più nemmeno dei comitati di quartiere: “Non ci rappresentano, spesso incarnano solo il narcisismo dei presidenti, contornati da pochissime persone”.

Qualcuno si domanda perché si proceda per tentativi, senza una programmazione precisa: “Perché con l’apertura della metro C a San Giovanni è stato acquistato e sistemato l’arredo urbano e dopo poco tempo è stato sfasciato tutto, vedi i cordoli di travertino, per cambiare?”.

Una cittadina della zona ci ha fatto avere anche la risposta ricevuta da un ingegnere del Comune di Roma: nonostante le assicurazioni, ancora non si vede nulla di buono. La gente vuole soprattutto parcheggi.