Circonvallazione Appia: ad ottobre apre il ristorante “Avvolgibile”

BaldassarreRomano dell’Appio-Tuscolano, origini abruzzesi, da ragazzo proprio nella regione di D’Annunzio e di Benedetto Croce ha trascorso gran parte delle vacanze estive. A Roseto degli Abruzzi era ospite dei nonni contadini e qui ha avuto modo di far suo l’amore per i prodotti semplici e naturali. Adriano Baldassarre, che da poco ha superato i quarant’anni, è uno dei nomi più importanti della cucina italiana. Formazione all’alberghiero, prime esperienze da cuoco con gli stages e le stagioni estive, poi i banchetti, finché non ha scelto il Regno Unito per “farsi le ossa”.

Rientrato in Italia, è andato a vivere e a lavorare a Zagarolo, dove si erano nel frattempo trasferiti i suoi genitori. “Qui ho scoperto di avere vicino uno dei nomi più importanti della cucina italiana – ha raccontato nel corso di un’intervista. “Ho bussato alla porta di Antonello Colonna e sono subito entrato in organico, fino a diventare responsabile di cucina, con un break di un anno alla Locanda Locatelli”.

A Zagarolo ha quindi aperto il primo “Tordomatto” nel 2004 (nome ispirato da una specialità culinaria locale, un involtino di carne di cavallo), ottenendo la stella in tre anni. Poi un’esperienza di due anni in India, a Mumbai, presso il ristorante “Vetro” dell’hotel Oberoi

A Roma, nel 2016, l’apertura del nuovo “Tordomatto” nel quartiere Trionfale, in via Pietro Giannone 24. Fresco di stella Michelin. Gli ortaggi sono quelli del limitrofo mercato, mentre i fornitori di carne, latticini e pesce sono quelli dell’area di Zagarolo.

Ora la nuova avventura di Adriano, nel suo quartiere: è in apertura, sulla circonvallazione Appia, il nuovo locale “Avvolgibile”, che rivaluterà la tradizione romana e il cui nome, come lui stesso spiega, viene dal gesto emblematico di avvolgere, tipico della tavola romana. Gli aggettivi di Baldassarre per presentare la nuova avventura? “Divertente, accessibile, conviviale, tradizionale nel senso più genuino del termine”.

L’operazione, come informa il Gambero Rosso, coinvolge Fabrizio Macchioni, socio di Adriano al “Tordomatto”. L’ubicazione del nuovo locale non è casuale, come spiega Baldassarre: “L’Appio Tuscolano è la zona in cui sono nato e cresciuto, mi piace perché è molto popolare e si presta perfettamente all’idea di trattoria che vogliamo portare avanti”. Lo spazio, un autoricambi dismesso, sarà articolato in più ambienti, per un totale di 50-60 coperti distribuiti tra la sala da pranzo principale e uno spazio più interno, che ospita il bar con cinque posti al bancone e la cucina. Più una veranda interna.

E la cucina? Ancora “Gambero Rosso”: “Sarà una cucina d’amore e di stagionalità, sotto il mio controllo, ma gestita direttamente da un ragazzo della mia brigata, che dovrà metterci tutto l’amore che serve per far assaggiare un ricordo a chi cerca l’autenticità di una trattoria. Mi piacerebbe seguire anche la tradizionale scansione settimanale, gli gnocchi il giovedì, la trippa il sabato, i cannelloni della domenica…”.

Aprirà a metà ottobre, a cena dal martedì alla domenica, anche a pranzo il venerdì e nel weekend.