Centro sperimentale di cinematografia: festa degli 80 anni alla Casa del cinema

CentroSperimentaleFino al 28 novembre, presso la Casa del cinema a Villa Borghese, si festeggiano con una mostra e una serie di eventi, gli ottant’anni del Centro sperimentale di cinematografia, con sede a Cinecittà (via Tuscolana 1520). In programma, oltre all’esposizione che rievoca i passaggi salienti di questi otto decenni di vita della prestigiosa istituzione formativa, anche una rassegna di film (e di saggi di diploma e esercitazioni), incontri e altro.

“Dal 1935 ad oggi il Centro è una fucina di leve non soltanto di registi, ma anche di attori e attrici, sceneggiatori, costumisti, direttori della fotografia, montatori, fonici e tutti coloro che sono responsabili a vario titolo della creazione dell’opera cinematografica e ne sono perciò autori – ricorda Stefano Rulli, Stefano Rulli, presidente del Centro sperimentale di cinematografia. “Corpi, volti, luoghi che non solo descrivono i gusti divistici delle diverse epoche e che viene ben testimoniata dalla mostra allestita per l’occasione – ma anche proiezioni di saggi di diploma, esercitazioni e lungometraggi. Come in un gioco di scatole cinesi, le stesse durate delle immagini in movimento del Centro possono variare a seconda della gestione e dell’indirizzo dato dai vari presidenti che si sono avvicendati nel tenere alto l’onore di questa importante istituzione e passare, nel corso degli anni, dal cortometraggio, al medio metraggio, al lungometraggio per poi tornare a essere corto – continua Rulli. “Ogni appuntamento sarà accompagnato dall’incontro con gli allievi che racconteranno, in una sorta di ‘soggettiva libera indiretta’, il ‘loro’ Centro sperimentale di cinematografia, utile tassello per arricchire quel grande mosaico che è la storia del cinema. Guardare il passato per proiettarsi nel futuro. Perché come l’avvento del cinema ha costretto il romanzo dell’ottocento a ridefinire i propri confini narrativi, sospingendo l’opera letteraria verso i territori poco esplorati di una interiorità inafferrabile dall’occhio della cinepresa, così oggi è il cinema a dover ripensare gli ambiti della sua narrazione sotto la spinta prepotente della serialità, sperimentando sintesi espressive nuove. Ma i festeggiamenti degli 80 anni del Centro sperimentale di cinematografia alla Casa del cinema che cominciano vogliono idealmente anche inaugurare una felice sinergia tra due importanti istituzioni nella promozione e diffusione del cinema italiano – conclude il presidente.

L’elenco degli ex alunni è infinito. Da Michelangelo Antonioni a Francesca Archibugi, da Claudia Cardinale a Dino De Laurentiis,  da Pietro Germi a Domenico Modugno, da Carlo Verdone a Paolo Virzì.

Nel programma, il 3 ottobre saranno programmati “Erostrato” di Roberto Faenza, “Ginepro fatto uomo” e “I pugni in tasca” di Marco Bellocchio, “La battaglia” e “Francesco d’Assisi” di Liliana Cavani. Il 10 ottobre sarà la volta di Carlo Verdone, uscito dal Centro nel 1974, con il suo “Un sacco bello”. Il 24 ottobre, Giuseppe Gaudino e Isabella Sandri con “Aldis”, “Anita” e “Giro di lune tra terra e mare”. Il 31 ottobre, Stefano Reali con “Freezer” (girato con Ugo Fabrizi Giordani) e “Laggiù nella giungla”. A novembre i lavori dei protagonisti più giovani.

L’edificio del Centro sperimentale di cinematografia, a Cinecittà, è stato progettato negli anni Trenta dall’architetto Antonio Valente, un complesso di cinquemila metri quadri pensato come scuola modello per l’insegnamento tecnico-artistico cinematografico: aule, teatri di posa, saloni, laboratori.