Cento anni dell’Appio: riunione del comitato organizzatore

Foto d’epoca di San Giovanni negli anni Venti

Programma particolarmente ricco di eventi, ma anche la volontà di porre le basi perché le iniziative in campo lascino tracce durature. È quanto è emerso nella riunione del 7 settembre scorso da parte del Comitato “100 Anni Appio”, coordinato dall’Anpi e che vede riunite una trentina di associazioni. L’obiettivo primario è quello di realizzare un programma di iniziative che renda omaggio ai primi “cento anni istituzionali” del nostro quartiere. Come noto, infatti, il 16 dicembre del 1921 il quartiere Appio ha ufficialmente preso vita nelle “carte” del Comune di Roma.

Il monumento a ricordo dei caduti del quartiere della prima guerra mondiale collocato in viale Castrense

Il programma, i cui embrioni sono emersi nel corso della riunione svoltasi presso Scup in via della Stazione Tuscolana, sarà presentato al Municipio VII, al Comune e alla Regione per le rispettive competenze. Tra i principali obiettivi immediati, come è emerso dalla riunione, il coinvolgimento del mondo del commercio “imprescindibile realtà produttiva del territorio”. Condizioni esclusive richiamate dagli organizzatori sono la fedeltà ai principi costituzionali e l’antifascismo.

La prima iniziativa, in un certo senso propedeutica alle altre, è un incontro sul progetto “Reinventing cities” sul riuso degli immobili pubblici urbani, che si svolgerà presso Scup nei giorni 24 e 25 settembre. Al centro, tra l’altro, la destinazione dell’immobile pubblico di piazza Ragusa (ex deposito Atac) e il progetto di riqualificazione dell’area di via della Stazione Tuscolana da parte delle Ferrovie, che rischia – secondo molte realtà della zona – di accrescere in modo rilevante la cementificazione dell’area attraverso edilizia abitativa e, di conseguenza, il numero dei residenti in una delle zone con uno tra i più alti rapporti di abitanti per chilometro quadrato.

La targa che ricorda Ivo Zini, assassinato davanti alla sezione del Pci in via Appia Nuova mentre leggeva l’Unità in bacheca

Altre due iniziative preliminari si svolgeranno il 28 settembre a cura dell’Anpi: alle ore 16 in via Appia Nuova il ricordo di Ivo Zini, assassinato da estremisti di destra il 28 settembre 1978; alle ore 17 presso il giardino di via Cesare Baronio ci sarà l’intitolazione non ufficiale alla partigiana Lidia Menapace.

Per quanto riguarda, più nello specifico, il programma per i 100 anni dell’Appio, il 16 dicembre, data di partenza delle iniziative, si svolgerà, oltre alla conferenza stampa di apertura delle iniziative, un incontro pubblico con amministratori e cittadini su “I nostri primi cento anni” probabilmente presso la sala consiliare di via Fortifiocca.

Il programma, nei mesi a seguire, prevede, tra l’altro, una rassegna cinematografica con i film che includono i luoghi dell’Appio o comunque della zona come location (tra gli altri “Spin Time” con Sabina Guzzanti e “Arance e Martello” con Diego Bianchi), ricordi dei tanti personaggi del cinema legati al nostro quartiere (Aldo Fabrizi, Federico Fellini, Franco Franchi, Leo Gullotta, Flavio Insinna, Ray Lovelock, Nino Manfredi, Marcello Mastroianni, Alberto Sordi, ecc.), un murales per lasciare un ricordo permanente, giornate ecologiche di ripulitura in varie strade degradate.

Il monumento a ricordo dei caduti dell’Appio-Latino-Tuscolano di tutte le guerre collocato in piazza Casalmaggiore, presso via Taranto

Occasione di trasmissione dei saperi storici saranno gli incontri statici e le passeggiate, in cui le memorie storiche diventeranno memoria attiva: l’Appio dal 1921 ad oggi attraverso l’evoluzione urbanistica e produttiva, la vita quotidiana, le case, le fabbriche (i molini, la Fatme), le osterie, il tessuto sociale, le realtà operaie e i tranvieri, la Resistenza, gli anni di piombo. Per alcuni percorsi sulla storia del quartiere sono previste targhe QR-code ed APP. Di particolare interesse, grazie al supporto dell’associazione “Forche Caudine” (romani d’origine molisana) attiva nel quartiere dal 1989 e inserita nel comitato, la ricostruzione storica dell’emigrazione molisana nell’Appio, che ha monopolizzato il quartiere Alberone con ben 300 famiglie originarie del solo paese di Salcito (Campobasso), dove era nata anche la martire Maria Di Salvo: l’associazione produrrà una specifica ricerca.

Un ruolo importante potrebbe averlo il Poligrafico dello Stato con la sua storica sede di via Gino Capponi, nel 1999 in parte ristrutturato in vista del passaggio all’euro: si pensa a medaglie e targhe commemorative e alla possibilità di visite guidate nell’edificio.

La targa posta in Circonvallazione Appia a memoria di Sestilio Ninci e Giovanni Salvatori, martiri alle Fosse Ardeatine

Tra le altre iniziative in embrione, un progetto di riqualificazione dello splendido Ipogeo di Via Latina, poco valorizzato, una mostra “Album di famiglia” con foto storiche prodotte dagli abitanti del quartiere, la Festa di Halloween presso la scuola “Garibaldi” in via Mondovì 16.

La chiusura del programma potrebbe coincidere con la Festa di San Giovanni del 24 giugno 2022, una manifestazione decisamente da riesumare, in occasione della quale sono in progetto, tra l’altro, la rinascita del Festival della canzone romana e una grande “cena di strada”.

Targa in ricordo della misurazione di via Appia

È necessario però creare ‘qualcosa’ che resti oltre l’anniversario del 16 dicembre 2021, che deve essere data di partenza e non conclusiva – ha spiegato Fabio Pari, segretario della sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi) Appio “Ornello Leonardi e Antonio Spunticcia” di Roma nel corso della riunione preparatoria – cioè mantenere una rete associativa che possa interloquire positivamente con le istituzioni presenti e future”. Un’esigenza avvertita da molte associazioni di zona.

La targa a ricordo di Don Luigi Orione

Tra i punti già inclusi in una bozza promossa dal comitato, la restituzione dei servizi soppressi dal VII Municipio all’Appio in via Fortifiocca, rivalutando anche il ripristino dell’ex IX Municipio, il pieno riconoscimento istituzionale da parte municipale del Forum Territoriale delle associazioni, uno sportello municipale per i diritti degli animali, il rilancio del verde urbano, compresa la proposta di ripiantumazione del leccio di Piazza dell’Alberone, simbolo storico del quartiere, di nuovo disseccato per mancata manutenzione ed errori eclatanti di impianto.

La targa in ricordo di Don Andrea Santoro a Villa Fiorelli
La “pietra d’inciampo” a ricordo di Francesco Galeotti in via Appia Nuova 451