Con Carmelo Severino per riscoprire l’Esquilino che fu

EsquilinoCarmelo G. Severino, architetto ed urbanista, già dirigente del Comune di Roma e docente di “Storia della città e del territorio” nel corso di laurea in Architettura dei Giardini e Paesaggistica all’Università La Sapienza, è uno dei massimi esperti delle ville che impreziosivano il quartiere romano dell’Esquilino, da Villa Altieri a Villa Palombara.

Lunedì 30 gennaio 2017, dalle ore 18 alle ore 19,30, presso il Gatsby Café in piazza Vittorio Emanuele 106, terrà una conversazione sul tema, con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Verranno mostrate tavole e documenti storici.

Il rione Esquilino, soprattutto subito dopo l’Unità d’Italia, ha subito profonde trasformazioni, perdendo il ruolo di area suburbana ricca di vigne e giardini, e diventando zona ad alta urbanizzazione.

Quell’Esquilino offriva numerose magnificenze come Villa Altieri, Villa Astalli e il Casino Massimo-Giustiniani, con i suoi affreschi nazareni, e le ville distrutte, come il Giardino Caetani, che sorgeva sugli antichi horti maecenatis e in cui vi era un orto botanico noto in tutta Europa, Villa Magnani nel cui giardino spiccava il Tempio di Minerva, Villa Montalto Perretti opera di Domenico Fontana, sita dove adesso si trova la Stazione Termini, la Villa Palombara con la Porta Magica e Villa Conti, accanto a Santa Croce in Gerusalemme…

Insomma, un’occasione importante per recuperare la memoria del luogo. Ringraziando l’architetto Carmelo G. Severino per il suo impegno in questa operazione di recupero.