Appio: chiusure a raffica, chiude anche Trony

tronyIl commercio sta morendo. E cosi anche Trony , dopo un percorso glorioso su via Appia Nuova, nella nuova sede all’interno del centro commerciale Happio ha dovuto chiudere i battenti. Ma non è un problema isolato, legato al megastore del nostro quadrante, purtroppo è la situazione di tutte le sedi Trony sparse sul territorio. La Regione Lazio e il presidente Zingaretti devono affrontare al più presto il caso dei licenziamenti dei megastore Trony che stanno investendo ben 160 dipendenti e le loro relative famiglie.”, dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio sollevando per primo la questione. “Il dramma dell’occupazione sembra non volere abbandonare il nostro territorio – continua Santori – e oggi ci troviamo a dover chiedere una mobilitazione straordinaria in seguito al fallimento del Gruppo Edom Spa, controllore di otto negozi nel settore dell’informatica e degli elettrodomestici dislocati sul territorio della Capitale, come denunciato dal quotidiano online L’Unico. Da Vigna Stelluti, via Tiburtina, Romanina, via Appia, fino a Bufalotta, Cinecittà 2, Ponte Milvio, ed Euroma 2 i megastore hanno abbassato la cler e i lavoratori si sono ritrovati da un giorno all’altro senza un posto. Nonostante non siano mancate le offerte pervenute in passato per evitare questo triste epilogo – prosegue il consigliere regionale – non si è potuto scongiurare il default e l’ennesimo dramma del lavoro nella nostra regione, dopo i licenziamenti di Almaviva e il trasferimento di giornalisti e operatori Sky. Il nostro territorio si sta lentamente e inesorabilmente svuotando, subendo una progressiva desertificazione dell’offerta occupazionale. Arretrando il lavoro, c’è il rischio che il Lazio possa diventare suo malgrado terreno fertile per l’avanzare dell’illegalità e degli speculatori. E’ obbligatorio – conclude Santori – contrastare questa pericolosa deriva, e nello specifico chiediamo al presidente Zingaretti di attivarsi affinché venga aperto immediatamente un tavolo in Regione al fine di trovare una soluzione che possa salvaguardare i livelli occupazionali dei 160 dipendenti di Trony. Persone che con un contratto a tempo indeterminato, un mutuo e una famiglia sulle spalle, si è ritrovata senza uno stipendio per colpe non proprie”.