Ancora polemiche per la ciclabile di via Tuscolana

Dopo le proteste di molti commercianti, degli automobilisti e di comuni cittadini, la nuova pista ciclabile in costruzione in via Tuscolana suscita reazioni polemiche anche da parte di esponenti istituzionali. E’ il caso di Rachele Mussolini, consigliere comunale e vicepresidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale.

“Ancora una volta i grillini disertano, senza peraltro darne comunicazione ufficiale, la Commissione Trasparenza dedicata alla ciclabile di Via Tuscolana – informa la Mussolini. “Segno evidente – incalza – che continuano a rimanere indifferenti nei confronti della cittadinanza, che chiede risposte concrete per quest’ennesima follia a cinque stelle, già costata ai romani 685.000 euro. Una spesa inutile per un’opera altrettanto inutile”.

Poi l’esponente di centrodestra specifica: “La lista civica ‘Con Giorgia’ non è affatto contraria alle piste ciclabili. Piuttosto siamo contrari a interventi che, come in questo caso, non presentano alcuna utilità per la collettività. Questa ciclabile, finora, ha prodotto solo disastri: una consolare di alto valore storico-urbanistico è stata ridotta in maniera considerevole nelle dimensioni, ovviamente a discapito di cittadini ed esercenti commerciali. L’unico risultato considerevole, finora, è arrivato dal cospicuo numero di multe, fatte sempre a danno della cittadinanza e dei negozianti”.

Conclude: “La nostra battaglia per migliorare le condizioni socio-economiche di quest’area della città non finisce certo oggi: il quadrante Appio-Claudio Latino è un’area della città che è stata sempre bistratta da quest’amministrazione e che, invece, merita la massima attenzione”.

La pista ciclabile, già al centro di roventi polemiche, ha attirato ulteriori strali quando a febbraio, a causa delle abbondanti piogge, ha evidenziato tutte le lacune a cominciare dall’allagamento su più tratti lungo i quattro chilometri di percorso tra Subagusta e Numidio Quadrato. Una pista allagata rappresenta un pericolo non di poco conto per i ciclisti.

Il comitato “Salviamo Giulio Agricola” si preoccupa del carico e scarico delle merci “non sufficientemente preso in considerazione”, per cui i furgoni finiscono in seconda fila e denuncia il problema causato dal cordolo che fiancheggia la ciclabile, costituendo una vera e propria barriera architettonica per le persone con disabilità.

La presidente del VII Municipio. Monica Lozzi, getta benzina sul fuoco informando che tale criticità è in fase di risoluzione, che il Dipartimento Simu è al lavoro perriparare una cinquantina di caditoieche erano risultate rotte e altre ne saranno realizzate in corrispondenza degli incroci.

Per quanto riguarda i lavori, decisamente a rilento, il completamento dovrebbe avvenire il prossimo luglio, almeno secondo le assicurazioni della presidente.

Intanto a San Giovanni continuano le proteste dei comitati – in testa quello di Villa Fiorelli – contro il progetto di variazione della mobilità in via La Spezia, dove dovrebbe sorgere l’ennesima pista ciclabile e soprattutto rendere unica la direzione di marcia, con senso inverso in via Taranto. A seguire dovrebbe realizzarsi il tanto contestato progetto di chiusura di viale Castrense, con ulteriore taglio dei parcheggi in zona e aumento dei flussi di traffico in via La Spezia.