La battuta di Totò non è casuale e si riferisce proprio alla storia più antica della strada e alla sua particolare denominazione. Una leggenda tramandata fino ai giorni nostri racconta di “anomale presenze” lungo questa via. Si dice, infatti, che qui vi fosse un’osteria dove molti avventori venivano puntualmente derubati del carro “parcheggiato” davanti al locale. Sembra che nessuno sia mai riuscito ad individuare il ladro per cui è nata la leggenda che i furti fossero opera di spiriti che infestavano la valle.
Va detto che il luogo è stato sempre ritenuto pericoloso, forse per la limitrofa valle della Caffarella o per le numerose baracche che qui, in questa zona un tempo malsana, furono edificate.
Fatto sta che agli inizi dell’Ottocento in questo luogo fu collocata un’immagine della Madonna proprio per “esorcizzare” la strada e poter dire, come fece Totò, che “gli spiriti erano cessati”. La statuetta della Madonna ha resistito fino a tempi recenti, quando purtroppo è stata abbattuta a sassate da qualche teppista e miscredente.