Viale Castrense: il no alla pedonalizzazione anche sul Corriere della Sera (e non solo)

IlTabloidLa versione on-line del quotidiano “Il Corriere della Sera” ha pubblicato un testo che ironizza sulla proposta, presentata da un “Comitato di quartiere”, di chiudere viale Castrense, sbocco naturale della tangenziale, dirottando il traffico sulle strade più abitate della zona.
Di seguito il testo.

 

L’ecologia al contrario

Pedonalizzare è un termine che richiama istanze ecologiste. E’ accompagnato da locuzioni intriganti come “qualità della vita”, “sostenibilità”, “socializzazione” e quant’altro. Tutto bene, quindi? Dipende. Ad esempio, nel VII Municipio alcuni consiglieri vorrebbero pedonalizzare viale Castrense tra via Nola e piazzale Appio. Strada isolata, senza palazzi e attività commerciali, chiusa dalle Mura Aureliane, anche un po’ pericolosa di sera. In nome – ma solo in nome – dell’ambiente verrebbe chiuso lo sbocco naturale – per quanto poco “naturale” – della tangenziale verso San Giovanni-Eur. Qui giungono circa tremila veicoli all’ora. Che sarebbero dirottati altrove (ma questo è solo un dettaglio). Dove? Tra i palazzi, i negozi, le scuole, i centri anziani, le Asl delle strade a ridosso di piazza dei Re di Roma, già epicentro di uno dei flussi di traffico record della Capitale, con relativo inquinamento.
Geniali e retorici i nostri amministratori che hanno a cuore il quartiere, alfieri della “pedonalizzazione” tout court. Quella che “fa fico”, ma produce danni altrove.
Ultimo dettaglio: proprio al di là delle Mura Aureliane, paralleli a viale Castrense, ci sono già i giardini di via Carlo Felice. Ma, particolare burocratico, appartengono al I Municipio…

 

Da registrare anche il commento, pubblicato, di una lettrice:

Se pedonalizzare vuole dire aprire ai suk, camion bar, baracchini vari, vendite di articoli contraffatti anche per terra, insomma uno spettacolo da terzo mondo, meglio no. Teniamoci i posti auto. Nei dintorni dei quali ovviamente proliferano i parcheggiatori abusivi prepotenti e incontrollati. Non c’è scampo”.

 

Sulla questione “pedonalizzazione di viale Castrense” da registrare anche un bel pezzo uscito sul quotidiano on-line “Il Tabloid” di mercoledì, 17 febbraio 2016, che riportiamo di seguito:

 

Roma – Pedonalizzare viale Castrense, una proposta e tante critiche

Chiudere al traffico veicolare viale Castrense, cioè lo sbocco naturale della tangenziale prima di piazzale Appio. Questa la proposta del Comitato di quartiere San Giovanni, che ha indetto due riunioni nella sezione Pd di via La Spezia per presentare il progetto ad una quindicina di persone, tra cui due consiglieri Pd del VII Municipio, i rappresentanti di due Comitati di quartiere e un’associazione di progettisti.

L’iniziativa, secondo i promotori, dovrebbe realizzarsi in due fasi: chiudere la strada al traffico e realizzare un giardino che, aprendo un collegamento nelle Mura Aureliane (già esistente ma chiuso), si congiungerebbe a quello di via Carlo Felice, nel territorio del I Municipio, tra le basiliche di Santa Croce e San Giovanni.

Un’idea suggestiva, ma che, secondo gli oppositori, non tiene conto della realtà. Il progetto sta infatti attirandosi aspre critiche soprattutto dagli abitanti della zona di piazza dei Re di Roma, preoccupati per l’enorme flusso di veicoli, circa tremila vetture all’ora, che verrebbe dirottato da viale Castrense verso una delle piazze più sature di traffico di tutta Roma.

Il blog di quartiere “Appioh”, che sta cavalcando la protesta insieme ad altre realtà locali, con un video postato su Youtube e molto visualizzato, ha voluto dimostrare che dalla tangenziale il flusso dominante di veicoli imbocca attualmente proprio viale Castrense. Soltanto un veicolo su tre opta per via Nola. La maggior parte di questa enorme corrente di autovetture, proveniente dai quartieri di Roma Nord, si dirige verso l’Eur, come dimostrano anche i dati ufficiali sui flussi di traffico della Mobilità.

Pur condividendo scelte sostenibili per il futuro della città, la maggior parte dei cittadini che sta intervenendo soprattutto sui social, trova illogica la scelta di pedonalizzare una strada, viale Castrense, con pochissimi abitanti e senza attività commerciali, quindi adatta proprio a convogliarci il traffico.

Non mancano anche prese di posizioni politiche sulla vicenda, come quella di Daniele De Felice, responsabile di “Noi con Salvini” del VII Municipio. “L’idea di pedonalizzare viale Castrense e via La Spezia – sottolinea nella nota – è un vera e propria ideazione criminale da parte degli organi municipali e da alcuni Comitati di quartiere (finti apolitici) che guardano solo al proprio orticello. Infatti nessuno ha interpellato i residenti di via Nola, di via Aosta, di via Monza, di Piazza Re di Roma, di via Cerveteri, che sono le vere vittime sacrificali in questo caso”.

Il tema della prtecipazione si presenta nella sua complessità. Scrive Alex su un blog: “15 persone riunite in un seminterrato hanno deciso per 15.000? E soprattutto, chi ha deciso che questo progetto sia meritorio?”.

Stefano su un giornale on-line chiede notizie sul comitato promotore: “Il Comitato San Giovanni l’ho cercato su internet e nel sito non c’è un indirizzo, né un telefono, né un codice fiscale, né il nome del presidente, né altri riferimenti salvo qualche generica dichiarazione. Non fa parte dei Comitati di quartiere accreditati dal VII Municipio (www.comune.roma.it/pcr/it/comitati_di_quartiere.page). Insomma, questi signori chi rappresentano? Si fanno promotori di progetti in nome di chi?”.

Non mancano, infine, i progetti alternativi per la zona. Come quello di un noto architetto, tra gli autori della progettazione preliminare del Parco Lineare delle Mura Aureliane: lui quel tratto di viale Castrense lo vede chiuso solo a metà. Salvaguardando perlomeno il traffico locale.