Via Bobbio: Il bimbo che supera la leucemia ma non torna in classe per i compagni non vaccinati

001

Siamo nel cuore di Roma, all’Appio e qui c’è la storia di un bimbo che non può tornare a scuola perché i suoi compagni di classe non sono vaccinati. La storia la racconta oggi Giorgia Mennuni sul Corriere della Sera e succede in via Bobbio a San Giovanni a Roma:

Dopo dieci estenuanti mesi di chemioterapia, il tumore di Matteo è in remissione. «Finalmente – dicono i medici – può tornare a scuola e ricominciare a vivere». Ma, basta un attimo, per accorgersi che non è finita e che c’è un’altra battaglia da combattere. Nella classe di seconda elementare di Matteo ci sono cinque alunni non vaccinati, di cui due sono figli di mamme che si dichiarano no vax.

I medici dell’ospedale raccomandano che «la collettività frequentata dal paziente abbia effettuato le vaccinazioni previste» perché il bambino, dopo la chemio, «non può essere sottoposto a vaccinazioni». Può morire. «Basterebbe una varicella, un morbillo o la meningite – dice Sara – e mio figlio tornerebbe nell’incubo». Quindi, niente scuola.

I dati parziali dell’Asl segnalano che il 30% dei bambini iscritti all’istituto di via Bobbio non è vaccinato e cinque alunni inadempienti sono proprio nella sua classe. I genitori del bambino sono nelle chat delle mamme e hanno più volte provato a convincere «dissidenti» e no vax a far vaccinare i figli. Ma senza successo. Una di loro assicura che non vaccinerà mai sua figlia per non mettere a rischio la sua vita:

L’avvocato della famiglia, Gianpiero Scardone, ha incontrato la preside e inviato una diffida alla scuola perché va garantito« il rientro del bambino in un ambiente protetto per il suo processo di guarigione». Anche i medici lo sostengono: Matteo deve uscire dalle mura domestiche perché solo riprendere la sua vita e la routine scolastica può restituirgli quell’anno di serenità che ha perso. «Si è chiuso in se stesso – racconta la mamma -, gioca solo ai videogiochi. Aspetta per giorni che il suo amico Andrea lo venga a trovare (rigorosamente con la mascherina e purtroppo solo una volta al mese). È tornato un bimbo piccolo, ormai dorme solo con noi»

(Next)