Trivellini (Lega): “Il mio programma per il II Municipio”

Trivellini2Continuano i nostri incontri con i candidati dei municipi limitrofi a San Giovanni, essenzialmente il VII (Appio-Tuscolano), il I (Esquilino-Centro storico) e il II (San Lorenzo).

E’ il turno dell’avvocato Raffaele Trivellini, 45 anni, residente nel II municipio di Roma, candidato per il suo Municipio con la lista Lega-Noi con Salvini. Noto avvocato giuslavorista del Foro di Roma, ha un’esperienza ormai ventennale nel diritto del lavoro e nel diritto della previdenza sociale. Nella chiacchierata con “Appioh”, esordisce con un pensiero estremamente diretto: “Ho raggiunto un’età che mi consente di poter affermare con serenità di potere essere pronto ad entrare nella vita politica attiva per dare il mio umile e fattivo contributo”.

– Avvocato Trivellini, al di là del fattore anagrafico, quali sono i motivi che la spingono ad affrontare la prova elettorale?

“C’è un elemento pratico. Ho parlato nella mia vita con tantissime persone di ogni livello sociale e culturale. Beh, vorrei finalmente dar voce a coloro i quali, come me, ascoltano i cosiddetti politici di professione nei talk show in televisione o leggono le loro interviste sui giornali e rimangono colpiti dal fatto che tutti promettono ‘mari e monti’, ma poi quasi nessuno realizza quanto promette…”.

– Non c’è il rischio che anche un neofita della politica, pur con tutte le buone intenzioni, possa venire catturato dal meccanismo?

“Da parte mia, al di là delle tantissime idee, ritengo di avere le competenze. Cioè la capacità decisionale e la testardaggine per potere portare avanti ciò in cui credo fermamente. Chi mi conosce bene sa che quando mi metto una cosa in testa faccio di tutto per poterla realizzare e vado avanti come un ‘treno’”.

– Insomma, niente politica “di professione”…

“Esatto. Non mi sono mai candidato, anche se non so se questo sia un pregio o un difetto. Certamente non sono abituato a fare promesse inutili e poi, a ‘fare le spallucce’ dicendo che ci sono altre priorità e che (come si dice) nel 2020 o nel 2021 si farà tutto quanto promesso”.

– Quali sono le sue priorità per il II Municipio?

“Sono essenzialmente cinque, tutte fondamentali ed essenziali. Partirei dal decoro urbano. Non solo le classiche ‘buche’, ma anche la manutenzione e il rifacimento di marciapiedi e strade dissestate, la riqualificazione delle aree abbandonate o degradate, una maggiore pulizia, la ‘mappatura’ delle strade pericolose con opportuni interventi per ridurre al minimo il rischio di incidenti e per consentire ai pedoni di non rischiare continuamente la vita nell’attraversamento delle strisce pedonali, la sostituzione dei semafori tradizionali con quelli con timer elettronico, la manutenzione costante degli alberi e del verde. Poi una maggiore sicurezza nei quartieri attraverso l’installazione di telecamere, l’illuminazione anche delle strade secondarie, una maggiore presenza delle forze dell’ordine nel territorio, il ‘filo diretto’ con i cittadini per eventuali segnalazioni. Ma nella sicurezza inserirei anche gli edifici attraverso periodici controlli e verifiche sulla stabilità e sul pericolo di frane del terreno sottostante: è una tematica di cui si parla poco, ma tanti palazzi a Roma, soprattutto nei quartieri centrali, risultano lesionati”.

– Gli altri tre temi?

“Famiglia e anziani, innanzitutto. Quindi apertura di nuovi asili nido, agevolazioni e maggiori servizi alle famiglie, specialmente  a quelle più giovani ed in difficoltà. Maggiori servizi anche per gli anziani che sono certamente i più colpiti da questa crisi economica senza fine e  quelli che si sentono più isolati dal resto della comunità. Altro tema è la burocrazia, una piaga che sembra inestirpabile: occorre velocizzare i tempi di smaltimento delle pratiche gestite dal Municipio, istituire sportelli dedicati agli anziani (over 65) nella presentazione delle pratiche o nella richiesta e rilascio di documenti. Infine le attività turistiche e il lavoro. Penso che sia basilare per una città come Roma e per quartieri centrali come i nostri un maggiore sviluppo delle attività turistiche. Occorre far conoscere agli stranieri le bellezze, anche artistiche ed architettoniche, del II Municipio ed organizzare o promuovere più eventi culturali. Tra le idee lancio la creazione di un ‘giornalino’ del II Municipio da distribuire gratuitamente, attraverso il quale informare i cittadini sugli eventi, sulle offerte di lavoro, sulla chiusura di strade al traffico, ma anche le domeniche ecologiche, i documenti richiesti per le pratiche gestite ed evase dal Municipio, ecc.”.

– Ma il lavoro non è un tema delegato alla Città Metropolitana, per il quale i Municipi possono poco?

“Certo, so che il Municipio ha poche competenze sul lavoro, però è un tema fondamentale e io ritengo che si possa fare qualcosa, anzi molto, anche su tale tematica di drammatica attualità. Troppo spesso, infatti, ci si affida al passaparola, all’amico che ti dà una ‘dritta’ su società, uffici, bar, ristoranti che vorrebbero assumere e non si sa purtroppo che, a distanza di poche centinaia di metri da casa propria c’è qualcuno che cerca persone da assumere e non riesce a trovare validi candidati. Di qui la importanza che i cittadini siano costantemente informati delle nuove occasioni di lavoro”.

– Progetti ambiziosi, di cui si parla tanto…

“Indubbiamente, ma in cinque anni si può fare moltissimo e le difficoltà non mi hanno mai spaventato. Quando si lavora per una ‘buona causa’, ognuno ritrova delle energie che nemmeno sapeva di avere…”.

In bocca al lupo !