Torre dell’ Angelo

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In via Latina, pochi passi più avanti, prima del ponte sulla ferrovia, si incontra un sepolcro rettangolare in laterizio del tipo a tempietto, del I I sec. d.C. che è il più interessante tra i resti archeologici visibili in questo primo tratto di strada. A differenza dei precedenti, di questo sepolcro sono visibili tre piani, il più basso dei quali è seminterrato; l’ingresso, al piano terra, è sul lato verso le mura, mentre il lato sulla strada era utilizzato scenograficamente: al piano superiore si apriva infatti una grande finestra arcuata, nella quale era probabilmente collocata la statua del defunto; ai lati sono ancora visibili due semicolonne.
Dietro la ringhiera, affacciandoci, vediamo che la tomba è circondata da un “recinto sacro” le cui pareti sono adibite a colombario; il tutto era poi al centro di un vasto insieme di catacombe, i cui cunicoli furono distrutti per costruire la scarpata della ferrovia Roma-Pisa. La scala esterna, che collega la base col piano superiore, fu costruita in un secondo tempo, come si deduce dalla qualità
peggiore del mattone. Nel XI I I secolo il sepolcro fu trasformato in fortilizio per il controllo delle comunicazioni lungo la strada; a questo scopo il recinto sacro fu riadattato a scopi difensivi ,mentre la tomba venne sopraelevata con una torretta. grande finestra antica, e sul muro di chiusura fu probabilmente dipinto
l’arcangelo Michele; da qui il nome di “torre dell’Angelo”.