Tor Vergata: “BTeam” (chimica) è la migliore startup italiana

TorVergata

“BTeam”, una startup fondata dagli studenti dell’Università di Roma Tor Vergata, è stata premiata come la migliore giovane azienda italiana a Milano, presso l’Auditorium di Assolombarda, nell’ambito del programma “JA StartUp” che accompagna i giovani studenti universitari di tutta Europa ad individuare un’opportunità di business, a pianificare le risorse e a passare dall’idea all’azione.

La startup romana rappresenterà l’Italia alla competizione europea in programma a Bucarest i prossimi 6-8 luglio, a cui parteciperanno gli altri team finalisti dei 20 Paesi che hanno adottato l’iniziativa.

“BTeam” ha sviluppato un processo – efficiente, economico e ambientalmente sostenibile – per la sintetizzazione del bromotimolo (BT), materiale già presente in natura e che rappresenta un antibatterico molto efficace, più del comune timolo, utilizzato come antisettico in molti prodotti per l’igiene, come i collutori. L’uso industriale del bromotimolo è stato finora proibitivo a causa dei costi elevati, dovuti alla complessità del processo di lavorazione e/o di estrazione.

“BTeam” è stata selezionata tra le idee sviluppate da oltre 350 studenti di 14 atenei.

Se il secondo posto è stato conquistato dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il terzo posto ha visto affermarsi un’altra startup di Tor Vergata, denominata “Bee Italians”, un progetto basato sullo snellimento della produzione del miele di qualità per il ripopolamento delle api.

Progettare una startup è una metodologia didattica che, applicata in contesti formativi, aiuta chi intende diventare imprenditore a validare e accelerare lo sviluppo della propria idea, contribuendo inoltre ad abbassare l’età media di chi fonda un’impresa che – secondo dati European Startup Monitor – in Europa è ancora piuttosto elevata (i fondatori hanno in media 34,6 anni, ma gli over 40 sono ancora molti di più degli under 24).

“L’educazione imprenditoriale, già perseguita da oltre 10 anni da JA nelle fasce più giovani della popolazione studentesca, rimane una strategia educativa cruciale, non solo per porre freno alla disoccupazione giovanile ancora molto alta, ma anche per agevolare lo sviluppo di una nuova classe di professionisti capaci di concretizzare efficacemente concetti quali innovazione, competitività, internazionalizzazione – ha sottolineato Eliana Baruffi, presidente di Junior Achievement Italia.