Scuola Duca D’Aosta al gelo: pochi gradi in aula e alunni a casa

duca d'aostaChe la situazione dei riscaldamenti nelle scuole, in questi giorni di gelo, sia scappata di mano lo si era capito. La sindaca Raggi ha così deciso di convocare una riunione per questa settimana per fare il punto. Ma in alcuni istituti, anche dopo gli interventi del Campidoglio, si battono ancora i denti. Alla media Duca D’Aosta (Ic Mastroianni) a via Acireale, zona San Giovanni, la scelta se mandare o no i propri figli a scuola è stata demandata alle famiglie.

Venerdi scorso, all’interno dell’edificio c’erano 15 gradi circa, e nei corridoi addirittura 9 gradi, temperatura ben lontana dalla soglia minima di 18-20 gradi previsti dai provvedimenti comunali. E questo nonostante i termosifoni siano stati accesi dalle 5 di mattina alle 16, anche dopo l’intervento dei tecnici.

Alla Duca D’Aosta incidono alcuni fattori strutturali: soffitti altissimi, la scuola è degli anni ’30, infissi che chiudono poco e male. Va detto che dopo la chiusura natalizia, i riscaldamenti sono ripartiti a fatica, tanto che nei primi giorni hanno marciato a ritmo ridotto. A quel punto molti ragazzi delle medie sono stati costretti a stare in classe con piumino, cappello, calze di lana. Alla faccia della buona scuola.

La preside mercoledì scorso ha scritto ai rappresentanti comunicando che “avendo verificato con l’assessore alla scuola Elena De Santis, la non conformità del microclima indoor , i genitori qualora dovessero decidere di non mandare a scuola i propri figli, comunicheranno alla mail dell’Istituto l’assenza per il suddetto motivo“. Per intenderci, il microclima indoor è quello interno.

Un genitore ha così diffidato la sindaca Raggi, il Comune, il prefetto, l’ufficio scolastico regionale, la ASL, la preside e denunciato che “gli uffici interessati hanno deciso, in modo alquanto ‘pilatesco’ di liberarsi illegittimamente di ogni responsabilità in ordine al da farsi e di addossare, altrettanto illegittimamente, la relativa decisione ai singoli genitori”. Dunque, in sostanza, chi lo ritiene opportuno può tenere i figli a casa. Una situazione che per i genitori è “sconcertante è aberrante”, visto che siamo solo a metà dell’inverno e che per i prossimi giorni si annunciano temperature sotto la media.

(Radio Colonna)