San Giovanni, domenica 20 maggio 2018 la Festa dei Popoli

Festa_dei_Popoli_Roma_2014_6“Accoglietevi come Cristo ha accolto voi”. E’ questo il tema della XXVII edizione della Festa dei Popoliin piazza San Giovanni in Laterano, promossa dall’Ufficio diocesano per la pastorale delle migrazioni e dalla Caritas di Roma, in collaborazione con le comunità etniche cattoliche, con Impresa Sant’Annibale onlus e altre realtà impegnate nel campo delle migrazioni. L’appuntamento è per domenica 20 maggio 2018, in piazza San Giovanni in Laterano appunto, nello spazio antistante la basilica.

A partire dalle ore 9 circa cinquanta etnie saranno protagoniste di un appuntamento diventato ormai un classico dell’integrazione. Novità di quest’anno, la presenza di un’autoemoteca sul sagrato della basilica per la donazione del sangue.

Alle ore 10, nel Pontificio Seminario Romano Maggiore, si terrà il convegno “La Chiesa in ascolto”. Tra i partecipanti un rifugiato maliano che nel gennaio 2010, a Rosarno, fu coinvolto negli scontri a sfondo razziale. Con altri sei giovani africani gestisce l’ormai celebre cooperativa sociale Barikamà – che produce, vende e consegna in bicicletta yogurt e ortaggi biologici – e un bar nel parco Nemorense. Al convegno interverranno anche un rifugiato accolto dal Centro Astalli e un ragazzo giunto in Italia da solo quando era minorenne,

A mezzogiorno nella basilica di San Giovanni in Laterano le diverse etnie animeranno come ogni anno la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Luis Francisco Ladaria Ferrer, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Il Gloria sarà intonato dai congolesi, l’intronizzazione della Parola in brasiliano, il salmo in malayalam, la preghiera dei fedeli in diverse lingue, l’offertorio affidato alla comunità latino-americana, il Sanctus in ucraino e il canto di comunione in arabo e rumeno. Presente anche la comunità maronita.

Al termine della Messa alcune comunità offriranno i loro piatti tipici. Sarà possibile assaggiare il pollo mwambe preparato dai congolesi, il borsch, piatto tradizionale ucraino, la cucina filippina ricca di riso, pesce e salse, le zuppe speziate nigeriane, e ancora i piatti eritrei, camerunensi, rumeni e polacchi. 

Alle 17, al termine di uno spettacolo multietnico è prevista una sfilata di abiti tradizionali. La Festa si concluderà con il concerto organizzato dal World Intercultural Institute.