L’isola è abitata da una comunità di Frati Minori Francescani.
Lo stesso nome del luogo deriverebbe da quello di un eremita del VI secolo, Barbano, che aveva raccolto attorno a sè una comunità di monaci.
Oggi il santuario, che si presenta con gli ampi restauri del Novecento,
ha attivato una sorta di “gemellaggio” con la basilica di San Giovanni in Laterano: ospita infatti, fino al 16 aprile 2016, uno dei mattoni della Porta Santa in Laterano murata dopo il Giubileo del 2000 di Antonio Boemo. La preziosa reliquia è conservata nel Santuario Mariano: il mattone fa parte di quelli che, a conclusione del Giubileo del 2000, sono stati utilizzati per murare la Porta Santa di San Giovanni Laterano, cioè la Papale Arcibasilica del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista in Laterano, che è la cattedrale di Roma.
La chiusura della porta era avvenuta il 6 gennaio 2001. Il 13 dicembre scorso Papa Francesco ha riaperto la Porta Santa per l’anno giubilare della Misericordia.
il mattone è stato consegnato dai frati minori, che sono i penitenzieri di San Giovanni in Laterano, nelle mani di Fra Stefano Gallinaro, superiore del santuario di Barbana. La donazione è stata firmata con atto ufficiale dal canonico Fabbriciere, monsignor Giacomo Ceretto del Capitolo Lateranense. Nel laterizio spiccano il simbolo e la scritta del precedente Pontefice che volle il Giubileo del 2000, Papa Giovanni Paolo II.