Nodo di viale Castrense: Fratelli d’Italia contro la chiusura della strada

Viale-Castrense-vuota-720x720Continuano le polemiche riguardo alla possibile chiusura al traffico di viale Castrense, una decisione che farebbe riversare il fiume di automobili della tangenziale est totalmente sulle strade e nei quartieri nel quadrante a sinistra delle Mura Aureliane (via Caltagirone, piazza Lodi, via Foligno, via Taranto da una parte, via La Spezia, via Monza, via Aosta, piazza dei Re di Roma dall’altra).

Mentre il consiglio d’istituto della scuola parificata “Immacolata” di via Monza ha votato all’unanimità un ordine del giorno deprecando un’eventuale decisione del genere che aumenterebbe traffico e inquinamento lungo la strada, pareri contrari vengono anche dalla Asl e numerose assemblee condominiali della zona hanno già approvato (in via Monza) o stanno mettendo all’ordine del giorno (ad esempio in via Foligno e in via La Spezia) mozioni che disapprovano la possibile chiusura sostenuta dal Movimento Cinque Stelle, si registrano anche iniziative politiche contrarie al progetto presentato in particolare dal consigliere pentastellato Enrico Stefàno.

Due consiglieri comunali che, accogliendo istanze dei cittadini della zona, hanno espresso perplessità sul progetto e hanno presentato interrogazioni in assemblea capitolina sono Andrea De Priamo e Francesco Figliomeni, entrambi di Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni. Molti cittadini della zona approvano questo anteporre l’interesse per la salute degli abitanti nelle strade limitrofe a viale Castrense rispetto a quello – onorevole ma non certo primario – per le Mura.

DePriamoAndrea De Priamo, 46 anni, consigliere capitolino dal 2008, ha una lunga esperienza in problemi urbanistici e del territorio. Ha infatti iniziato giovanissimo l’impegno politico (già al liceo scientifico “Primo Levi”, poi come consigliere missino in XI circoscrizione), occupandosi delle problematiche più avvertite dalla cittadinanza, dapprima all’Eur quindi in tutta Roma. Laureato in giurisprudenza, appassionato di storia e di cultura, è stato sempre sostenitore della rigenerazione urbana, impegnato sulle tematiche ecologiche e sostenitore della strategia “rifiuti zero”. Tra l’altro ha fatto approvare dall’Assemblea capitolina le deliberazioni sull’installazione dei semafori a Led (risparmio energetico), sulla riduzione dei rifiuti e sull’attività sportiva nei parchi. La sua costante presenza in Assemblea capitolina e l’altissima percentuale di partecipazione al voto hanno assicurato il suo incessante e fattivo servizio al cittadino, come riportato in tutte le statistiche svolte negli anni del suo mandato, che lo hanno visto sempre in testa alle classifiche di presenze in aula. La sua particolare attenzione al territorio s’è concretizzata anche nella pubblicazione del volume “Roma sostenibile. Idee e azioni per una città a impatto zero” (2013). Sull’eventuale approvazione del progetto dei Cinque Stelle ha espresso forti perplessità: in effetti nella tanto decantata chiusura al traffico di viale Castrense non c’è nulla di ecologico e sostenibile in quanto i problemi dell’inquinamento verrebbero semplicemente spostati altrove, anzi, proprio nel cuore abitato della zona.

Figliomeni-Francesco-fotoL’avvocato Francesco Figliomeni, 54 anni, originario della calabrese Siderno e titolare di un avviato studio legale in via dei Castani, a Centocelle, è sulla stessa linea. Pur essendo stato eletto consigliere comunale solo nel 2016 con Fratelli d’Italia, ha una lunga esperienza politica e amministrativa, anche fuori Roma. Ha preso particolarmente a cuore la questione della viabilità a San Giovanni, che definisce “studiata in maniera sterile a tavolino senza tener conto sul campo delle vere esigenze di determinate zone”. In particolare la sua attenzione è sul nodo di viale Castrense, che “anziché far defluire il traffico lo crea”. Racconta: “Abbiamo a tale riguardo presentato un’interrogazione su richiesta di tanti automobilisti e di alcuni cittadini residenti, che sono diventati ostaggio di un’insensata nuova viabilità della zona, in quanto la notevole circolazione veicolare proveniente dalla Tangenziale est viene fatta confluire sia sulla metà di via La Spezia sia sulla prima parte di viale Castrense per poi, in quest’ultimo caso, essere nuovamente dirottata su via La Spezia passando su una piccolissima strada, via San Severo, che rimane così ostruita tutto il giorno. Questo fattore porta ai residenti diverse problematiche, a cominciare dall’aumento dell’inquinamento acustico e ambientale, perché gli automobilisti rimangono bloccati nel traffico a lungo, a cui va aggiunto il fattore che a seguito dei lavori sono stati soppressi centinaia di parcheggi su via La Spezia, aspetto che crea ulteriori problemi ai cittadini”.

Figliomeni
Fratelli d’Italia è una delle poche formazioni politiche che sta prendendo a cuore il problema dell’eventuale chiusura al traffico di viale Castrense, che farebbe riversare auto e inquinamento nelle strade limitrofe