Municipio VII: tornano i cassonetti gialli per la raccolta di abiti usati. Di nuovo a rischio saccheggi

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Tornano nelle strade di Roma e in particolare nel nostro Appio Tuscolano, i cassonetti gialli per la raccolta di abiti usati. In questi giorni li stanno collocando un po’ dapertutto, spesso davanti alle vetrine dei negozi o a coprire i secchioni già esistenti, in maniera piuttosto casuale. Dopo il ritiro avvenuto più di due anni fa, legato allo scandalo di Mafia Capitale e alle truffe delle Cooperative che si occupavano del ritiro, si pensa di dare una seconda opportunità a questi cassoni che tanto hanno fatto penare i cittadini romani. Saranno complessivamente collocati sulle strade della Capitale oltre 1.500 nuovi raccoglitori, che verranno gradualmente geo-localizzati su mappa. Al termine delle attività di posizionamento tutte le informazioni saranno disponibili on line e i cittadini potranno individuare, tramite il sito o la APP Amaroma, il cassonetto più vicino alla propria abitazione. Negli stessi si possono conferire, in buste ben chiuse e non troppo voluminose, abiti usati (vestiti, cappotti, ecc.), prodotti tessili (stoffe, coperte, tende, tappeti e tappezzerie) e accessori di abbigliamento (scarpe, borse, zaini, cappelli, sciarpe, guanti, ecc.). Teoricamente gli indumenti saranno igienizzati, trattati e recuperati in impianti idonei autorizzati a cura delle società aggiudicatarie della gara. Quelli in buono stato saranno avviati a commercializzazione e vendita presso i mercati dell’usato. I capi ancora recuperabili saranno invece valorizzati come recupero di materia (pezzame, filati). I materiali non recuperabili, infine, saranno smaltiti a norma in impianti autorizzati.  Sempre se non vengono svuotati prima a mano dai rom. Tutti purtroppo ricordiamo le razzie acrobatiche  di gruppi di nomadi che in sfregio alla collettività solidale e pure con manovre molto pericolose, si intrufolavano  in tali cassonetti con l’intento di recuperare abiti da indossare o rivendere.