Mezzi dell’Ama: ce ne fosse uno pulito…

IMG_2464I cosiddetti writers, cioè i “graffitari”, non risparmiano nulla, nemmeno i poveri automezzi dell’Ama, davvero inguardabili. Eccone cinque, tutti malridotti. Il degrado della città include anche questi soggetti dalla bomboletta facile, che trovano persino una sponda nei radicalchic che vedono questa come arte urbana. Oltre ad imbrattare palazzi, serrande, mezzi pubblici, persino facciate di chiese secolari (è il caso di Santa Maria del Buon Aiuto in piazza Santa Croce in Gerusalemme), i nuovi barbari non risparmiano anche furgoni e, appunto, i mezzi dell’Ama pur di lasciare le loro firme. Non è certo moralismo o perbenismo pretendere il rispetto di ciò che è pubblico, cioè di tutti, e non di chi con un gesto di puro egoismo e di vandalismo deturpa il bene comune.