Metro C Roma opera più lenta dopo la Salerno-R. Calabria

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La metro C di Roma, “oltre ad essere l’incompiuta più costosa d’Europa, è diventata anche l’opera pubblica più lenta d’Italia dopo la Salerno-Reggio Calabria”. Lo denuncia oggi il Codacons, che segnala la mancanza di certezze circa la fine dei lavori e l’abnorme crescita dei costi relativi alla realizzazione della tratta.

“Nell’aprile del 2006 sono partiti i lavori per la realizzazione della terza linea metropolitana; nonostante siano stati spesi ben 3 miliardi e 760 milioni di euro (un miliardo in più rispetto alle spese previste) a distanza di 10 anni l’opera non è stata ancora completata, con un mega-ritardo di sei anni sul tabellone di marcia – denuncia il presidente Carlo Rienzi, candidato a sindaco di Roma – Manca ancora l’ultima tratta, la T3, che collega San Giovanni a via Amba Aradam con capolinea a Piazza Venezia. Gravissimo poi che ad oggi ancora non si sappia con certezza quando verrà inaugurata la stazione di San Giovanni (nel 2017 o addirittura nel 2018), né tantomeno quando verranno smantellati i cantieri del Colosseo: un pugno nell’occhio per turisti e passanti”.

Sul sito di Roma Metropolitane si prevede che la consegna della tratta avverrà nel 2021, benché di questo passo anche i più ottimisti prevedano ulteriori slittamenti. “Ci chiediamo chi debba rispondere di tutto questo e chi siano i responsabili dei gravi ritardi e dell’abnorme crescita dei costi – prosegue Rienzi – Uno scaricabarile tra Comune, Roma Metropolitane e Consorzio Metro C di cui fanno le spese i romani e l’intera città”.

Il Codacons ha deciso di denunciare il caso pubblicando sul web un video che ricostruisce l’odissea della Metro C.

(askanews)