Quando la Roma giocava al Motovelodromo Appio

motovelodromo Appio

Il motovelodromo Appio, noto anche come “Cessati Spiriti”, era un impianto sportivo costruito nel 1910 a Roma nel quartiere Appio Latino ed era caratterizzato dal fatto che possedesse una pista sopraelevata di 400 metri adatta ad ospitare gare di ciclismo, motociclismo e motocalcio. Attivo fino alla fine degli anni cinquanta, fu rimpiazzato dal velodromo Olimpico in occasione dei Giochi olimpici del 1960.

Campo di proprietà dell’Audace, che nel 1926 si era fusa con l’Alba, il Motovelodromo Appio fu il primo terreno dove la neonata Roma disputò i suoi impegni casalinghi. Tra gli stadi più capienti della città (circa 10.000 posti), era situato nel quartiere Appio Latino in prossimità dell’odierna metropolitana di Colli Albani e conteneva al suo interno sia un campo da calcio che una pista sopraelevata di 400 metri per gare ciclistiche e podistiche. Per raggiungere il Motovelodromo Appio bisognava fare ben quattro chilometri a piedi poiché il più vicino capolinea dei mezzi si trovava a Porta San Giovanni. La Roma esordisce su questo terreno il 25 settembre 1927, nella gara Roma-Livorno terminato 2-0, gol di Ziroli e Fasanelli. L’inizio della partita fu rimandato per più di un’ora perchè si erano rotte le autobotti che innaffiavano il campo. Il 23 agosto del 1929 venne inaugurata l’illuminazione elettrica notturna del Motovelodromo Appio.