La principessa Odelscalchi ruba alla Oviesse di Via Appia e aggredisce un commesso

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Ha strappato le targhette a un piumino e a una maglietta e si è diretta verso le casse, oltrepassandole. Quando è stata fermata da un commesso, che aveva assistito alla scena, si è innestato un battibecco che è degenerato in uno scontro a colpi di spazzola.Protagonista dell’episodio, avvenuto ieri pomeriggio all’interno dell’Oviesse di via Appia, a Roma, è stata Lucrezia Odescalchi, 61 anni, principessa della casata originaria di Como, tra le cui fila è stato eletto anche un papa, tre cardinali e due vescovi. La donna è stata arrestata subito dopo il fatto dai carabinieri di piazza Dante, con l’accusa di rapina impropria: un comportamento tutt’altro che nobiliare. Odescalchi è stata pizzicata da un addetto alle vendite: “Ha lo scontrino per quella merce? “, gli ha chiesto il dipendente. ” Non ce l’ho, stavo per pagare “, la risposta. A quel punto la donna è stata portata in direzione, dove nel frattempo erano arrivati anche i carabinieri, che hanno assistito al siparietto. Incalzata dalle domande del commesso, un uomo di origine senegalese di 35 anni, la donna ha cambiato totalmente registro. Prima ha iniziato a insultarlo e poi, andata totalmente in escandescenze, ha tirato fuori dalla sua borsetta una spazzola, e lo ha colpito più volte sul corpo, con l’intenzione bizzarra di potersi guadagnare la fuga. Tutto vano, ovviamente: i militari hanno estratto le manette e l’hanno arrestata. Il valore della merce ammontava a 48 euro. Ieri in tribunale, su richiesta del pubblico ministero Luigi Fede, l’arresto è stato convalidato. Odescalchi si è giustificata dicendo che non era stata lei a togliere i cartellini, e che di lì a breve avrebbe pagato. I giudici non le hanno creduto. Ad ogni modo è libera: non le è stata data alcuna misura cautelare.