I giochi vandalizzati del parco della Caffarella e la lettera aperta di un papà

Foto di Mauro Grandi
Foto di Mauro Grandi

Un post pubblicato sul gruppo fb di quartiere “Appio Latino Tuscolano”, uno sfogo di un papà che vive il nostro territorio, che pubblichiamo volentieri proprio in quanto fotografa la triste situazione in cui versano i nostri parchi e non solo…

Mi dispiace constatare che purtroppo mia figlia piccola non potrà godere del piacere di divertirsi su uno scivolo, come invece hanno potuto fare i loro fratelli.
No, mia figlia piccola non ha impedimenti fisici.
L’impedimento è dato dalla carenza delle strutture comunali che si trovano fronte scuola Ada Negri, in Via Latina 303.
Sì, lo so che a Villa Lazzaroni o più all’interno del Parco della Caffarella ce ne sono altri attrezzati anche con gli scivoli.
Ma il punto non è questo.
Questo in foto è una parte del playground che un tempo consisteva anche di 3 (tre) scivoli per bambini, di varie dimensioni, uno addirittura chiuso a tubo.
Molto carino. E, soprattutto, molto apprezzato da tutti i bambini.
Sicuramente ve lo ricordate.
Ora, da tempo immemore, è ridotto così. Un paio di scale per salire in cima e basta.
Di chi è la colpa di tutto ciò?
Della Raggi, ok. Di Marino, sicuro. Di Alemanno, senza dubbio.
Ma anche di Rutelli, Veltroni, Carraro, ecc. ecc.
Sono giunto alla conclusione che il problema vero siamo noi.
Materialmente a distruggere gli scivoli sono stati quei bimbiminkia che la notte (perché di giorno se ne guardano bene) non sapendo come ammazzare il tempo, vanno a distruggere i giochi per bambini (giochi che verosimilmente anche loro hanno utilizzato) saltandoci sopra o facendo scoppiare petardi all’interno degli scivoli.
Senza pensare alle conseguenze. Senza pensarci perché nessuno glielo ha probabilmente fatte mai notare.
Il problema siamo noi che non riusciamo a far capire alle nuove generazioni il valore delle cose, il senso del bene comune, il rispetto per gli altri.
Tutto cala dall’alto, certo, da quei politicanti che per anni hanno pensato e continuano a pensare solo ai loro interessi.
Ma quei politicanti sempre noi ce li abbiamo messi.
Così come sempre noi mandiamo in giro questi ragazzi, già in preda a tempeste ormonali che conosciamo bene quanto ci modificano, senza però soffermarci a parlare con loro.
Troppo presi dai nostri interessi e dalle nostre corse, che quando rientriamo a casa la sera non vediamo l’ora di sederci sul divano per inebetirci davanti a qualche serie tv senza provare ad ascoltare i bisogni dei nostri figli.
Che comunque di cazzate ne farebbero lo stesso. Allo stesso modo di come abbiamo fatto noi.
Il vero insegnamento che possiamo dare loro è con il nostro esempio.
Se loro devastano, è perché noi abbiamo fatto vedere loro che anche noi “devastiamo”.
Parcheggiando in settima fila, sulle strisce, non chiedendo la fattura a chi ci ristruttura casa, lo scontrino al commerciante, gettando di tutto dal finestrino delle nostre auto, lamentandoci di tutto e di tutti coloro che non svolgono il loro lavoro (Ama, Atac, Acea, maestri e professori, padroni dei cani…) senza però fare attenzione alle nostre mancanze, “perché le mie sono piccolezze…”
Forse ho divagato un po’ troppo…
Cosa volevo dire?
Ah, sì…: mi dispiace constatare che purtroppo mia figlia piccola non potrà godere del piacere di divertirsi su uno scivolo, come invece hanno potuto fare i loro fratelli.

                                                                                       Mauro Grandi