Furti d’auto, Roma sorpassa Napoli: 8 mila casi in 6 mesi

Foto Protocollo Intesa def (1)

Roma batte Napoli. Non è la sfida Scudetto. Ma l’infernale girone d’andata dei furti d’auto 2017. Nel primo semestre nella Capitale sono stati rubati ben 8.642 veicoli, il 4,9% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, il 17,07% del totale nazionale. Per la prima volta Napoli scivola al secondo posto con 6.903 per un calo record di -20,3%. Un sorpasso poco lusinghiero, un altro primato negativo che incassa la città eterna sempre più ostile in termini di qualità della vita nei confronti dei suoi residenti. A rivelarlo è la nuova mappa del fenomeno criminale elaborata dall’agenzia Agi su dati forniti dalla Polizia di Stato.
Non stupisce se a Roma si continuino a pagare le polizze assicurative più alte d’Italia. Proprio ieri una donna è stata rapinata dell’auto vicino all’Ara Coeli da due malviventi (poi presi dai carabinieri) che l’hanno minacciata con pistole giocattolo. In tutto il Paese nella prima metà di quest’anno sono sparite 278 auto al giorno, più di 11 l’ora. E se complessivamente i furti di auto continuano a diminuire (50.634, ovvero l’8,54% in meno), l’exploit di Roma colpisce maggiormente. Unico report confortante quello dei rinvenimenti da parte delle forze dell’ordine, che nel 2016 avevano fatto segnare un meno 7,67% rispetto al 2015. Nel primo semestre 2017 sono stati ritrovati 49.184 tra auto (+51,99%), moto (+47,48%) e mezzi pesanti (+277,12%). Merito anche di Mercurio, l’occhio elettronico ad altissima definizione montato su un migliaio di volanti e collegato direttamente con i terminali a caccia di veicoli rubati. Un sistema la cui dotazione, a questo punto, andrebbe incrementata nella Capitale.

LA TOP TEN
Dopo Roma e Napoli, al terzo posto si piazzano Milano (3.928 furti di autoveicoli), Bari (3.222), Catania (2.800) e Torino (2.303). Quanto ai modelli di auto presi di mira, ogni dieci rubati uno è una Panda. Seguono Punto, Cinquecento, Lancia Y, Fiesta, Golf, Uno, Smart, Clio e Corsa. Tra i fuoristrada il più gettonato è il Qashqai. Non c’è più il classico topo d’auto armato di spadino ad agire. Sempre più auto ritrovate non presentano segni d’effrazione. I ladri utilizzano jammer per interferire con il segnale di chiusura del telecomando: copiano il segnale della chiave del telcomando con un dispositivo Rf Snfiffer e lo inviano a una chiave predisposta alla memorizzazione (i ladri lavorano in coppia); copiano il codice identificativo della chiave con un laser scanner. Una volta aperto lo sportello per accendere il motore collegano un lettore alla presa obd della diagnostica e il gioco è fatto. Occhio.

(Fonte Il Messaggero)