Baby-gang del Tuscolano: identificati gli otto aggressori della metro A

casilina-aggressione-metro-91626.660x368I Carabinieri della Compagnia Roma Casilina e della Stazione Roma Cinecittà hanno arrestato otto ragazzi minorenni, di età compresa tra i 15 ed i 17 anni, ritenuti gli autori del pestaggio ai danni di un coetaneo, avvenuto il 20 ottobre 2017, a bordo di un vagone della metropolitana della linea A di Roma, tra Subaugusta e Numidio Quadrato. La vittima fu colpita con calci e pugni, cadde a terra e riportò la frattura di una vertebra oltre a diversi traumi al cranio e alla spalla.

La causa scatenante fu la reazione della vittima all’ingresso con spintoni nella metro da parte dei ragazzi. Il ragazzo, per le percosse, ha riportato la frattura composta di una vertebra e diversi traumi al cranio ed alla spalla.

Gli otto minori, secondo l’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale per i Minorenni di Roma su richiesta della Procura della Repubblica, sono accusati di lesioni personali in concorso, aggravate dai futili motivi.

La vittima è un 16enne romano e i ragazzi autori dell’aggressioni sono suoi coetanei. Sono stati tutti individuati grazie alle meticolose indagini effettuate dai militari, basate anche sui filmati dei circuiti di videosorveglianza installati nelle stazioni della metropolitana e all interno del vagone. I componenti della baby-gang sono stati riconosciuti anche perché già coinvolti in analoghi episodi.

Degli otto responsabili, cinque sono stati affidati a Comunità di recupero a Roma, L Aquila, Viterbo e Chieti. Altri tre sono stati sottoposti all’obbligo di permanenza in casa.

La vicenda ricorda un analogo pestaggio, avvenuto nel settembre 2016, sempre su un vagone della metropolitana linea B di Roma, nella stazione di piazza Bologna. Violenza scattata dopo che Maurizio Di Francescantonio aveva chiesto a tre adolescenti di rispettare il divieto di fumo all’interno della metro. La vittima, 37enne, è residente a Tivoli. L’unica a difenderlo fu la madre che tentò di fargli da scudo, ricevendo anche lei dei colpi.
Nel novembre del 2017, la X sezione penale, presieduta da Clementina Forleo, ha inflitto 17 anni e 9 mesi di carcere a Antonio Senneca e 14 anni a Luigi Riccitiello e Gennaro Riccitiello. Nei loro confronti l’accusa del pm, Luigi Fede, è di tentato omicidio mentre a Senneca vengono contestati anche le lesioni ai danni della madre del 37enne aggredito e la resistenza a pubblico ufficiale.