Animali segregati: caso denunciato all’Appio-Latino

GattiContinuano le crociate a difesa di animali maltrattati o segregati. Protagoniste le principali associazioni che difendono la fauna, come Enpa, Lav e Lndc. Queste organizzazioni hanno evidenziato un caso che già è sotto i riflettori delle cronache e che riguarda un appartamento dell’Appio-Latino dove sarebbero segregati numerosi gatti. Le associazioni pretendono la costituzione di un tavolo tecnico per risolvere il problema.

Secondo le accuse, di cui “AppiOH” ha già dato notizia, ci sarebbero tantissimi felini detenuti in condizioni di assoluto degrado e sporcizia. Secondo le accuse sarebbero lasciati senza cibo e acqua fino a causarne la morte in alcuni casi.

I presidenti delle associazioni hanno dichiarato, secondo quanto riporta l’agenzia Askanews: “Quando siamo venuti a conoscenza di questa situazione agghiacciante siamo rimasti esterrefatti. Sono realtà che purtroppo esistono e che vanno combattute con fermezza. Da oggi seguiremo da vicino la vicenda e abbiamo già dato mandato ai nostri uffici legali di occuparsene tempestivamente, sporgendo le dovute denunce”.

“In casi come questo le denunce penali, che pure provvederemo a sporgere, non costituiscono l’unica via da percorrere. La situazione è complessa e impone un’urgente collaborazione tra le Istituzioni e la ferma volontà di risolvere definitivamente una situazione davvero vergognosa. Chiederemo l’istituzione di un tavolo tecnico con Roma Capitale, il VII Municipio, l’assessorato alla Persona e alle Politiche sociali, l’Ufficio Diritti Animali, l’Asl di competenza e le forze dell’ordine”, afferma l’avvocato Michele Pezone, responsabile Diritti Animali di Lndc.

“Le persone con questi disagi psichici devono essere curate e devono essere messe in condizione di non nuocere più ad altre creature innocenti – concludono Carla Rocchi, Gianluca Felicetti e Piera Rosati. “Ancora una volta torniamo a chiedere una maggiore attenzione da parte dei servizi sociali quando animali indifesi capitano nelle mani di persone con questo tipo di problemi. È una questione di civiltà e rispetto per la vita – hanno aggiunto.