Ancora su viale Castrense, strada che alimenta polemiche

FantozziAnnosa questione di viale Castrense. C’è chi la vorrebbe totalmente chiusa al traffico, orientando i rilevanti flussi di veicoli della tangenziale diretti all’Eur verso via Nola, via Monza, via Aosta, piazza Re di Roma (vedi progetto SMS-Sangiovanni Mobilità Sostenibile, promosso da alcuni consiglieri del Pd e approvato in VII Municipio senza una minima consultazione di massa tra i cittadini della zona: chi ne viene a conoscenza, sbraita su Facebook…). C’è chi, invece, propone ragionevolmente una chiusura parziale, orientando i flussi verso via La Spezia, quindi via San Severo e di nuovo su viale Castrense verso piazzale Appio. Ci sono poi coloro che difendono il ruolo veicolare della strada, che assorbe la maggior parte del traffico della tangenziale preservando altre arre del quartiere, ad esempio Re di Roma. Infine c’è chi concentra l’attenzione – giustamente – sui rischi speculativi legati agli edifici di viale Castrense, con assurde storie di dismissioni da pubblico a privato, occupazioni, incenerimenti legati a Mafia Capitale e soprattutto rischio di mega centri commerciali. Altro che parco delle Mura Aureliane…

Procediamo, allora, con ordine.

Cominciamo dal discutibile progetto “SMS-Sangiovanni Mobilità Sostenibile”, che presenta, a nostro avviso, diversi problemi. Il primo è nell’aver accorpato tematiche differenti tra loro in un’unica azione, anche abbastanza “a gamba tesa”: isola pedonale a largo Brindisi (una gimcana tra i prossimi sfiatatoi e le uscite della metropolitana?); Parco Mura Aureliane in un’area decisamente pericolosa perché isolata; Giardino della lettura a viale Castrense (ma non doveva essere fatto, giustamente, in via La Spezia?); giardino di via Cesena-via Urbino, di cui si parla da trent’anni e nonostante gli interessi intermittenti della politica i risultati stanno a zero; percorso ciclo-pedonale nel quartiere (ben venga); riduzione dei flussi di traffico provenienti dalla tangenziale est (ma come?).

Il progetto “SMS-Sangiovanni Mobilità Sostenibile” presenta un altro limite nella sua “costruzione”: non è frutto di una larga partecipazione dal basso, con il coinvolgimento dei cittadini (come avviene, ad esempio, con il Comitato Mura Latine a Porta Metronia), ma delle riunioni prefestive di una dozzina di persone nella sezione Pd di via La Spezia. Negli stessi comitati proponenti le voci di dissenso non mancano. Sarebbe stato più lineare promuovere una consultazione popolare, con tanto di raccolta di idee per il quartiere (anche tramite web), quindi stendere un progetto “partecipato”. Oggi questa fusione di tematiche – anche importanti e in parte condivisibili – rischia azioni di rigetto da parte di tanti cittadini che dispongono di pochi strumenti di conoscenza. Comunque i comitati proponenti hanno fissato per sabato 9 aprile in via Appia Nuova un’iniziativa pubblica per presentare il progetto (già approvato in Municipio, quindi un iter al contrario).