Analisi dei servizi sociali e culturali nel VII Municipio

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Il VII Municipio di Roma, nato dall’accorpamento del vecchio IX e X dopo la con delibera n.8 del 7 marzo 2013, è la circoscrizione più popolata dalla capitale, con i suoi trecentodiecimila abitanti circa. Essendo, dunque, uno dei municipi più importanti della città eterna, soprattuto in chiave di campagna elettorale, è giusto analizzarlo sotto vari punti di vista (servizi, amministrazione, produttività) in maniera quasi analitica per bene informare i cittadini su quelle che possono essere le sue potenzialità mai sfruttate dalla gestioni politiche precedenti. In questo articolo ci occuperemo del tema dei servizi sociali e culturali che mette a disposizione il nuovo municipio ai suoi residenti. Nello specifico parleremo di: biblioteche, teatri e cinema, centri anziani, ludoteche, asili nido e proporremo l’apertura di spazi dedicati a centri per disabili, centri per detenuti, centri per padri separati o ragazze madri, associazionismo di quartiere.

Solo attraverso una prima e rapida consultazione del sito del comune di Roma (sotto la sezione dedicata al VII Municipio) ci possiamo rendere conto di quanto male siano distribuiti quei servizi sociali e culturali messi a disposizione della collettività. Approfondendo poi la ricerca, con reportage, articoli e dossier ci renderemo conto che la situazione non è affatto trascurabile.

Cominciando dall’analisi delle biblioteche pubbliche possiamo dedurne delle ovvie conclusioni: mentre nel vecchio X Municipio ci sono tre strutture adibite a biblioteche (Cinecittà Est, Anagnina, Viale dei romanisti), nel vecchio IX solo una (Via la Spezia) alle quali vanno aggiunte due piccolissime biblioteche adattate per necessità dentro istituti di scuole superiori (Russel ed Enzo Ferrari). Urge dunque aprire una struttura pubblica che possa garantire il servizio anche per tutta quella fascia di popolazione che vive tra le fermate della metropolitane di Colli Albani e di Re di Roma (passando quindi per Furio Camillo e Ponte Lungo)

2 Per quanto riguarda i cinema a e i teatri va aperto un nuovo capitolo. Qui non si tratta solo di proporre un’apertura, qui si tratta “solamente” di rimettere in piedi vecchie strutture che rischiano privatizzazioni immediate causa inefficenza della pubblica gestione. Ci sono quattro cinema chiusi che devono essere assolutamente riperti (almeno un paio, se tutti non sarà possbile), adibiti anche a teatri e dedicati per la maggior parte ad attività scolastiche degli alunni delle scuole elementari, medie e superiori del VII Municipio. Le strutture oggi chiuse sono: cinema “Arena Floro” (Tor Pignattara), “Cinestar” (Appia), “New York” (Via delle Cave) e “Paris” (via Magna Grecia).

Sul tema degli asili nido, va sottolineata soprattutto la situazione tragicomica di quello di Via di Val Cannuta (l’Aquilone), ennesima struttura chiusa per struttura fatiscente e pericolo sicurezza. Dal 15 febbraio 2016 cinquantacinque bambini e le loro rispettive educatrici sono stati ridistribuiti in altre scuole creando quindi non pochi disagi logistici alle famiglie.

E per quel che concerne i centri anziani si torna al solito problema della ineguale distribuzione delle strutture. Ben otto al vecchio X Municipio, solo cinque al vecchio IX Municipio. Preso atto che il vecchio X sia più popoloso e più esteso, ma la proporzione resta senza dubbio non equilibrata. Aprire un nuovo centro anziani nella zona tra Colli Albani e Arco di Travertino non sarebbe affatto male, inoltre non costerebbe praticamente nulla alla circoscrizione.

Infine capitolo ludoteche. Forse quello messo meno peggio in termini di quantità di servizi, ma tra i peggiori se si pensa che quasi tutte le strutture siano semi-privatizzate. Inoltre qui la distribuzione degli spazi è più preoccupante del solito: sette ludoteche al vecchio X Municipio, una sola (all’Alberone) al vecchio IX Municipio. Sul sito della circoscrizione è presente una guida per aprire una nuova ludoteca, ma non si fa riferimento al progetto di aprire nuove strutture ( pubbliche un paio almeno) atte a potenziare il servizio tra Colli Albani e Re Di Roma.

Quindi per i servizi sociali e culturali del VII Municipio c’è necesittà ed urgenza di portare avanti le seguenti battaglie:

  • Apertura di una biblioteca comunale nel quadrante tra Colli Albani e Furio Camillo per ampliare il servizio gratuito e equilibrare il rapporto con le biblioteche del vecchio X Municipio
  • Ristrutturazione di almeno due dei quattro cinema abbandonati nel vecchio IX Municipio, predisposti anche a teatri e dedicati principalmente alle attività scolastiche degli alunni delle scuole elementari, medie e superiori del VII Municipio
  • Ristrutturazione e messa in sicurezza immediata dell’asilo nido di Via di Val Cannuta (l’Aquilone) e ricollocamente dei bambini in quella struttura
  • Apertura di un centro anziani nel quadrante tra Arco di Travertino e Colli Albani, unica parte del municipio priva di questo servizio4
  • Concessione facilitata alle associazioni di quartiere (con bando pubblico e con concessione per tre anni) per l’apertura di due ludoteche nel vecchio IX Municipio per ampliare un servizio inefficente in zona(solo una ludoteca presente oggi in tutta la circoscrizione)
  • Concessione in affitto a basso costo di locali sfitti e/o abbandonati di proprietà di enti pubblici alle associazioni di quartiere registrate e che ne facciano richiesta. Le quali offriranno servizi gratuiti di consulenza legale, fiscale e lavorativa con specialisti privati e comunali.
  • Apertura di uno spazio dedicato all’inserimento degli ex detenuti e dei disabili nella società, attraverso un piano di lavori sociali utili alla collettività (pulizia aree verdi, pulizia delle strade e dei muri, vigilanza degli attraversamenti pedonali all’entrata delle scuole elementari)
  • Apertura di una casa comunale dedicata a ragazze madri e padri separati in evidente e accertata difficoltà economica. Concessione loro di stanze per un massimo di un anno, in attesa di una migliore sistemazione nonché favoreggiamento (con punti bonus) nelle graduatorie delle liste di collocamento ai centri di collocamento

E che il municipio non dica che non ci sono strutture pubbliche sfitte e abbandonate da dedicare a questi servizi perchè porteremo loro un lungo elenco (che per ovvi motivi non diffondiamo). Strutture inoltre che con qualche migliaia di euro di ristrutturazione possono essere all’avanguardia e soprattutto gratuite per i cittadini e per la collettività. Basta la volontà e la fermezza di portare avanti i propri punti. Ma forse è proprio qui che chiediamo troppo.

(Analisi di Sempre Domani)