Alla scoperta del fascino del Libano. A Roma…

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ConcertoLibanesiIn Italia sono circa 3.500, più uomini che donne. Uno su tre vive in Lombardia, per lo più in provincia di Como, ad esempio nei paesi di Fino Mornasco e Uggiate Trevano. Ma Roma è la città che ne ospita di più, circa cinquecento, insediati anche all’Appio-Tuscolano.

La presenza libanese in Italia, pur non essendo – numericamente – ai livelli di altre nazioni come gli Stati Uniti o la Francia (quest’ultima ha controllato a lungo il territorio libanese dopo la prima guerra mondiale strutturandolo poi come Stato negli anni Venti), è però radicata ed include tanti professionisti, ad esempio, medici, imprenditori, commercianti.

E’ noto come il Libano, eccezione tra i paesi arabi, sia una nazione multiconfessionale con una dominante cristiana. Tra questi primeggiano i maroniti, maggioranza, quindi i greco-ortodossi e i greco-cattolici, mentre la minoranza musulmana include sunniti, sciiti e drusi. Gli ebrei libanesi, che fino a mezzo secolo fa costituivano un gruppo particolarmente folto, oggi sono ormai poche centinaia di persone.

Il Paese dei cedri, reduce dalla lunga guerra civile (1975-1990) che ne ha annientato l’immagine di florida “Svizzera orientale”, oggi con i suoi otto milioni di abitanti è una democrazia parlamentare basata proprio sul sistema multiconfessionale. Le cariche dello Stato sono suddivise tra le 18 confessioni ufficialmente riconosciute: il presidente della repubblica è cristiano, lo speaker del parlamento è sciita, il primo ministro sunnita. La metà dei 128 seggi parlamentari e dei dicasteri è riservata ad esponenti cristiani, mentre l’altra metà è ripartita tra le comunità musulmane (sunniti, sciiti, drusi e alawiti).

Ora, però, i rapporti di forza numerica tra i vari gruppi s’è modificata, a causa soprattutto delle migrazioni. Se nel periodo tra le due guerre mondiali i cristiani costituivano almeno l’80 per cento della popolazione libanese (l’ultimo censimento è del 1932), già negli anni Settanta si stimavano percentuali tra il 50 e il 60 per cento, oggi ulteriormente abbassate. Tuttavia il Libano continua a contenere, in tutto il mondo arabo, il più alto numero di cristiani in proporzione alla sua popolazione totale e a rappresentare un esempio di democrazia all’interno del turbolento scenario mediorientale. Certo, i precari equilibri politici e sociali sono sempre più messi alla prova dalle drammatiche vicende dei Paesi limitrofi, a cominciare dalla Siria: se il Libano è finora riuscito ad evitare di essere trascinato nel conflitto siriano, non si possono negare gli effetti nefasti sia sul piano economico (la crescita del Pil, al 7-8% fino a qualche anno fa, è ora precipitata all’1-2%) sia su quello umanitario, con oltre un milione di profughi siriani ospitati nei territori libanesi. La missione internazionale Unifil, presente anche l’Italia, sta contribuendo al mantenimento della calma lungo il confine.

Occorre infine tenere presente che attualmente in Libano ci sono 247 rifugiati ogni 1000 abitanti (è come se l’Italia avesse dieci milioni di profughi).

Proprio i rapporti con i vicini siriani caratterizzano anche la politica interna libanese, divisa tra una coalizione antisiriana (denominata “14 marzo”) contrapposta ad una pro siriana (“8 marzo”). Tensioni che hanno portato al rinvio delle elezioni per il nuovo presidente, inizialmente previste a maggio 2013. In queste ultime settimana le intese tra i due candidati cristiani, Aoun e Geagea, per quanto ambigue, potrebbero ricostruire un tessuto comune e superare l’impasse politica che si protrae da quasi tre anni.

Al di là di questi aspetti politici, il Libano è un territorio straordinario dal punto di vista culturale, paesaggistico, enogastronomico e spirituale. Per approfondirne la conoscenza, un’occasione può essere offerta dalla settimana di festeggiamenti in occasione del trasferimento a Roma delle reliquie di San Marun, patrono della Chiesa Antiochena Maronita, la più importante del Paese. La Procura generale del Patriarcato antiocheno maronita a Roma promuove, infatti, una settimana di festeggiamenti all’insegna della spiritualità, della cultura e dell’enogastronomia libanese e araba.

Evento clou si annuncia il concerto corale e strumentale in onore di San Marun, con la partecipazione del coro Santa Rafqa proveniente dal Libano, una delle più importanti formazioni del mondo arabo, composta da 55 elementi. L’esibizioni, che avrà luogo giovedì 11 febbraio 2016, dalle ore 21, presso la Basilica di Santa Maria sopra Minerva (piazza della Minerva 42), si dividerà in due parti: nella prima sarà eseguita musica sacra maronita con canti in siriaco e in arabo, nella seconda saranno protagoniste le musiche orientali e di diverse tradizioni. Durante il concerto sarà fornito il programma dettagliato, con la descrizione completa dei brani in esecuzione.

Il concerto sarà preceduto, martedì 9 febbraio dalle ore 19, da una festa liturgica presso la Chiesa Nazionale del Libano in via Aurora 6 (zona via Veneto) e presso il Pontificio Collegio Maronita in via di Porta Pinciana 18, limitrofo alla chiesa. La messa sarà presieduta da monsignor Francois Eid, procuratore patriarcale a Roma. Seguirà un momento conviviale, con l’accoglienza e la venerazione delle reliquie del santo.

I festeggiamenti si concluderanno con una cena di beneficenza presso il Grand Hotel Parco dei Principi in via Frescobaldi 5 (Villa Borghese) dalle ore 20, con piatti della cucina libanese. I biglietti dovranno essere acquistati entro il 10 febbraio.

Gli eventi sono promossi dalla Parrocchia Maronita di Roma unitamente al suo cappellano corepiscopo Tony Gebran e sotto il patrocinio di sua eccellenza reverendissima Monsignor Francois Eid, procuratore patriarcale maronita a Roma. La Basilica di Santa Maria sopra Minerva è di proprietà del Fondo edifici di culto (Fec) e data in concessione ai frati domenicani.

Informazioni:
tel. 06-42039060, [email protected]

 

MANGIARE LIBANESE A ROMA

Beirut 50, piazza dei Condottieri 7, Roma-Prenestina, tel. 06-2751132

Cedro del Libano, via Aurelio Cotta 26, Roma, tel. 06-97614578

Le follie orientali, via Asinari di San Marzano 45, Roma, tel. 06-64008168

Le Mille e una notte, via Nomentana 1141/a, Roma, tel. 06-86802255

Le Roi srl, via Enrico Stevenson 23, Roma, tel. 06-86203020

Manaish, piazzale Flaminio 5, Roma-Centro, tel. 06-3610909

Mandaloun Caffè, via di Porta Pinciana 16, Roma, tel. 06-64824507

Mandaloun Caffè, via del Teatro Pace 37-38, Roma, tel. 06-68802956

Mezè Bistrot, via di Monte Verde 9/b, Roma, tel. 06-58204749

Shisha e Kebab, via di San Francesco a Ripa 165, Roma-Trastevere, cell. 389-0514689

Zafferano, via del Moro 37 c/d, Roma, tel. 06-58340120

Zenobia, piazza Dante 23, Roma, tel. 06-70490488