21 Maggio 1084, il sacco di Roma alle mura di San Giovanni

1

Il 21 Maggio del 1084 i Normanni di Roberto il Guiscardo entrano a Roma. Provenienti dalla via Appia riescono a superare le mura aureliane (all’altezza di San Giovanni in Laterano) e percorrendo la strada che tuttora conserva il nome di Via dei Normanni, superato il Colosseo, si dirigono verso Castel Sant’Angelo dove è rinchiuso Papa Gregorio VII.

Era stato proprio il Pontefice stesso a chiamare Roberto il Guiscardo in suo soccorso, allorché Enrico IV, nel Marzo dello stesso anno, occupava Roma, costringendolo a rifugiarsi nella Mole Adriana.

Roberto_il_Guiscardo 21_Maggio

Roberto il Guiscardo – Merry-Joseph Blondel – 1843

Dopo aver liberato il Papa, le truppe Normanne (costituite da un esercito di 36.000 uomini), sconfiggono le truppe tedesche di Enrico IV costrette al ritiro. Da questo momento ha inizio il “Sacco di Roma”, soprattutto dell’area compresa tra il Colosseo, l’Aventino, il Laterano e l’Esquilino: vengono saccheggiate e distrutte le Basiliche di San Clemente, dei Santi Quattro Coronati e dei Santi Giovanni e Paolo.

La zona depredata rimane disabitata e la popolazione si rifugia nei pressi di Castel Sant’Angelo e della cittadella del Vaticano (più sicure e protette); da questa data il Laterano rimane isolato dal nucleo urbano di Roma e conseguentemente la sede Papale viene spostata definitivamente in Vaticano.

Gregorio VII, a seguito dei funesti eventi, viene costretto alla fuga dalla popolazione esasperata e si ritira in esilio a Salerno, dove muore l’anno successivo.

(abitareaRoma)