Polemiche per lo scontrino “anti-gay” a San Giovanni

ScontrinoUno scontrino omofobo, con sopra scritto “frocio”. E’ successo lo scorso giovedì a San Giovanni quando un ragazzo romano omosessuale di 21 anni, e il suo fidanzato, sono andati a cenare alla Locanda Rigatoni, in via Domenico Fontana, proprio vicino Piazza San Giovanni.
La coppia, da quanto si apprende, ha ordinato dei primi, chiedendo di sostituire del pecorino con del parmigiano. Alla fine della cena, quando è arrivato lo scontrino, hanno trovato scritto sullo scontrino: No Pecorino, Si Frocio.
Ora si sa che il cameriere che ha battuto lo scontrino è stato licenziato. Cara gli è costata quella battuta omofoba. E mentre sui social impazza la polemica ed i gestori del ristorante si difendono dicendo di non essere omofobi e di aver avuto camerieri omosessuali al loro servizio, a raccontare i dettagli è Fabrizio Marrazzo, responsabile Gay Help Line e portavoce Gay Center. “I ragazzi hanno fanno notare al cameriere che tale scritta non era divertente ma il cameriere, ridendo, ha riferito che sarebbe stato un errore del computer, continuandoli a prendere in giro. Il ragazzo ha poi fatto notare che quello ‘scherzo’ è per loro offensivo, dicendo: ‘Guarda nessuno sta ridendo, sei una persona infantile, nessuno si è mai permesso di trattarmi in questo modo nella mia vita’. A quel punto è intervenuta la proprietaria, ribadendo che è stato un problema del computer, cercando di minimizzare. Solo dopo 30 minuti di discussione la proprietaria, senza mai chiedere scusa, ha dichiarato che non gli avrebbe fatto pagare il conto. Come se non bastasse il cameriere è tornato lamentandosi con i ragazzi, che per colpa loro ha fatto una brutta figura con gli altri clienti”.
Marrazzo chiede alla sindaca Raggi di revocare la licenza al locale.